“In questi giorni di guerra alla Pandemia globale da Coronavirus, le Aziende Agricole sono tra quelle attività in prima linea, perchè l’Agricoltura è il Primo tassello della filiera Agroalimentare. Se si fermano le aziende agricole, nel giro di qualche mese avremmo il blocco delle merci di generi alimentari per i cittadini. Molti se lo dimenticano questo aspetto. E l’Agricola Zambelli, che mi onoro di guidare e rappresentare, non è da meno in questo impegno e questo sforzo lavorativo per il Paese. In Agricoltura è più facile rispettare le distanze di sicurezza, in quanto si lavora su distese di vigneti e campi di tanti ettari e quindi non è difficile distanziare gli operai agricoli anche di oltre un metro, come ordina la Comunità Scientifica.
Nei lavori in Officina per le manutenzioni, io mando massimo 2 operai, a distanza e con tutte le Protezioni di sicurezza. Noi come Azienda abbiamo quindi conservato la Forza-Lavoro ma il Comparto Agricolo nel settore cerealicolo e vitivinicolo, soprattutto nel settore dell’Ortofrutta, ha subito serie ripercussioni dalla crisi da Coronavirus, perchè manca il personale per i raccolti, (tra contagiati in isolamento a casa e operai extracomunitari tornati al loro Paese).
Serviranno misure urgenti come i voucher e rivedere il reddito di cittadinanza per incentivare chi lo percepisce, a rinunciarvi, per venire a lavorare in Agricoltura, che ora ha seriamente bisogno di manodopera. Non c’e’ dubbio però che il settore della Sanità sia quello più esposto e combatte “sulla linea del fronte” questa guerra al Covid.
Proprio per questo ho ritenuto che la mia Azienda non possa sottrarsi ad un aiuto anche economico a quelle persone che combattono in prima linea negli ospedali. Quindi, essendo la mia, un’azienda che ha sede e vive nel territorio Orvietano, l’aiuto concreto l’ho stanziato sotto forma di Donazione di tremila euro, all’Ospedale di Orvieto. Questa donazione serve per contribuire a dare una mano a tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari sia a strutturare l’Ospedale nella gestione dell’Emergenza-Covid, sia a proteggersi loro stessi, il più possibile con l’acquisto dei mezzi di protezione individuale.
L’Ospedale di Orvieto deve essere potenziato a prescindere dal Coronavirus ma è chiaro che questa emergenza ha accelerato e quantuplicato le problematiche intrecciando i reparti che si occupano di patologie varie, con i reparti adibiti all’emergenza-Covid 19.
Quindi a cominciare dal Pronto Soccorso e il Triage che sono il Primo livello di gestione delle Emergenze. A tutti i virologi e epidemiologi che stanno studiando in laboratorio farmaci preventivi e curativi AntiCovid, a tutto il Personale Sanitario dell’Ospedale di Orvieto ma in generale di tutta Italia, (Protezione Civile compresa) va il mio ringraziamento per la lotta che stanno facendo giornalmente, per salvare vite umane. Un grazie anche alle Forze dell’Ordine locali e Nazionali che sono impegnati sulle strade per controllare il rispetto delle restrizioni governative”.
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