Da decenni l’umanità si interroga sugli Ufo e gli omini verdi. Non cercate più gli extraterresti.
Gli alieni sono tra noi e sono creature buone. Abbiamo scoperto che portano i camici bianchi o verdi, i sandali, le mascherine e i guanti. Hanno coperto e coprono turni impossibili, visitato il visitabile, messo a rischio la propria vita e tanti (troppi) l’hanno persa. Hanno lottato e lottano contro un virus vile e misterioso; accompagnati dal male della burocrazia (il mostro dalle mille teste), dall’indecisionismo e dalle beghe politiche, dalle mancanze di mascherine, respiratori, ventilatori, e chissà da cos’altro. Eppure stanno vincendo anche contro queste cattive compagnie.
E nessun italiano può lamentarsi di loro, anzi, li chiama angeli.
Compresi quegli italiani incavolati – perché magari negativi o immuni senza che tampone li colga – ma sanno bene che non dipende da queste creature di altri mondi: sono i comandanti in terra a decidere e a imporre le linee generali tattiche e strategiche. Tamponare, d’altronde, era solo un verbo automobilistico, fino a ieri. E gli angeli, suvvia, lasciamoli in pace: già sono impicciati con la nostra ordinaria amministrazione, con quella straordinaria non perderebbero solo la testa, ma anche le ali. Ma adesso un auspicio: che gli alieni non prendano le loro navicelle nascoste e se ne vadano al più presto.
Andromeda non ha bisogno come noi.
Danilo Stefani