di Renato Piscini
Travolti dall’onda della personalizzazione della politica e dai ritmi dei social, i partiti oramai hanno offerto il loro aspetto e sono lontani dalla realtà del novecento, le istituzioni quando si è di grande efficienza e in grado di offrire la rappresentanza per gli interessi collettivi ed avere una identità sociale. Oggi al contrario i partiti descritti (nascostamente!) Interessi di piccole o grandi società, presenze fantasma, rischio di rimanere tra le memorie di un mondo perduto.Allora ci sarà una democrazia senza i partiti e saranno direttamente i cittadini a incidere sulle scelte politiche e a governare senza intermediazioni o faremo i conti con una nuova modalità di rappresentanza partitica in grado di intercettare i bisogni e i mutamenti della società.
Sappiamo che le masse si dividono in classi … che queste sono dirette (di solito) e nella maggior parte dei casi dai partiti politici, che i partiti sono diretti da gruppi, più o meno stabili, o di maggiore influenza o esperienza, eletti e chiamati capi che assolvono al compito di guida.
Ma in tutti i partiti la macchina (costosa) diventa padrona e per sostentarla anche gli uomini più virtuosi, diventano complici di un meccanismo che conosciamo bene e che, spesso e volentieri, mette un pentimento nella reputazione dei capi.
Ancora nel momento in cui si sovrappone alla democrazia dello spettacolo non ci si contenta più della presenza degli onesti e alle elezioni trionfa il denaro, il favore, l’imbroglio, insomma ogni ideale svanisce, i partiti balbettano e si evidenziano gruppetti e clientela.
Allora un nuovo clima che vorrebbe un nuovo ordine, primi del secolo attuale … (crisi), ma quando in un primo tempo le immagini del nuovo eclissano la realtà (5% Stelle …) ci ritroviamo a lottare con i fantasmi.
Allora solo un superamento del deficit attuale e culturale dei partiti contemporanei ci potrebbe portare alla modifica del quadro attuale.
Sarebbe altresi ‘ingenuo ritenere che solo un ripensamento organizzativo potrebbe riconsegnare ai partiti l’onore perduto o colmare il vuoto di visione politica o anche l’individuazione di un Principe post-moderno potrebbe reincarnare l’identità di partito o di ridare voce alla società modificando i costumi,
L’invenzione di qualcosa di simile forse, l’appunto di un personaggio moderno, che riconquista i flussi di un’economia globale, potrebbe osare una sostanza a quell’oggetto sfuggente che siamo soliti chiamare democrazia europea. Sopratutto per navigare in linea abbiamo bisogno di nuove bussole.