di Massimo Gnagnarini
Sono trascorsi ben 9 mesi dalle elezioni e al Comune di Orvieto la nuova amministrazione di centrodestra si muove ancora in regime di prorogatio ovvero in osservanza e all’interno dei programmi e dei finanziamenti stabiliti e varati dalla vecchia amministrazione di centrosinistra.
Infatti non è stato ancora presentato né il nuovo DUP ( documento unico di programmazione) né il nuovo bilancio di previsione dove dovrebbero trovare posto ed essere concretizzate tutte le promesse elettorali e la più volte annunciata nuova visione di città.
La scadenza fissata dalla legge per l’approvazione da parte del Consiglio comunale dei suddetti documenti era il 31 dicembre u.s. poi prorogata al 31 marzo e ancora posticipata a causa dell’emergenza Coronavirus al 30 aprile.
Il Regolamento di contabilità armonizzata fissa in 45 giorni antecedenti alla suddetta scadenza il termine per il deposito da parte della giunta a favore dell’organo consigliare sia dello schema di bilancio e sia del dup. Mi aspetto dunque che entro lunedì 16 marzo ciò avvenga.
Ma al di là dei termini di scadenza ordinatori o perentori come si vogliano considerare questo palese ritardo nel muovere gli Shangai del bilancio comunale una verità già la svela ovvero che questa amministrazione non aveva e forse ancor oggi non ha alcuna idea di cosa fare per Orvieto di nuovo e di diverso.
L’altro indizio di questo immobilismo lo si può dedurre da quella intempestiva conferenza stampa urgente convocata i primi di febbraio dal sindaco Tardani assieme al suo assessore Pizzo all’indomani della recente sentenza della Consulta che ha modificato la applicabilità di una norma contabile e che a detta dei nostri avrebbe avuto l’effetto di annullare l’uscita anticipata del Comune di Orvieto dallo stato di predisposto finanziario. Ebbene quella sentenza di riaffermazione di un principio costituzionale agli effetti pratici non produce e non ha prodotto alcun impatto sugli attuali equilibri di bilancio. Impatto zero e neanche un centesimo in più da accantonare rispetto a prima. Dunque nessun alibi se questa amministrazione ancora non riesce a cavare un ragno dal buco.