VITERBO – Il Museo della terra di Latera, polo etnografico al Sistema Museale del Lago di Bolsena, si propone come un “luogo vivo di conoscenza e salvaguardia promuovendo mostre temporanee, eventi culturali e laboratori didattici per tutte le età”. Il polo museale racconta il rapporto della comunità con la propria terra attraverso l’esposizione scenografica di oggetti e l’immersione in feste, giochi, canti e memorie storiche restituite in multivisione.
Inaugurato nel 1999, il percorso espositivo nasce dalla musealizzazione di parte della collezione composta da circa 1400 oggetti realizzata da un ex agricoltore, Luigi Poscia, e apre al territorio grazie a un orto-frutteto e a itinerari di carattere storico-naturalistico. Nonostante le difficoltà che investono simili piccole realtà, numerose sono le iniziative che ha realizzao con impegno, entusiasmo ed ottima risposta nei suoi primi 19 anni di vita.
L’edificio che ospita la struttura in Via dell’Osteria – è l’antico complesso della Grancia e Chiesa di San Pietro – lavora molto e bene su piano della ricerca, che rimane attività qualificante per ogni struttura museale. Cammina in questa direzione l’interessante collana di documentari audiovisivi realizzati su incarico e per conto del Sistema Museale Antropologico del Lazio, DEMOS, rete tematica voluta dalla Regione Lazio.
A disposizione di chi vuole, su supporto dvd, i titoli firmati dal regista Marco Marcotulli, come “Il Pranzo del Purgatorio” di Marco D’Aureli, “Lanterne di fede: riti e canti della Settimana Santa” di Fulvia Caruso, “Il lavoro di Azeglio. Il rito del Toro Ossequioso a Bacugno” di Marco D’Aureli e “Maremma Laziale. Uomini e cavalli”. Ma anche una copiosa produzione bibliografica. Su tutto, il libro “Orsorella e gli altri”, frutto del lavoro del Museo e del “La Banda del Racconto”.
Terzo volume dell’omonima collana, raccoglie quattro fiabe lateresi raccontate da Pietro Moretti e illustrate da Alfonso Prota. Un libro per chi ha voglia di raccontare storie, imparare a farlo e ricordare come si fa. Altro titolo, di prossima uscita, riguarda la ricerca in corso sulla Befanata laterese, destinato anch’esso a finire in un libro della collana dell’editore Davide Ghaleb. “Con la pubblicazione sulla Befanata – anticipa al riguardo, l’antropologo Marco D’Aureli, direttore del Museo della terra di Latera – intendiamo da una parte valorizzare i materiali di ricerca prodotti dal personale scientifico del Museo; dall’altra creare attenzione attorno alla pratica rituale e fare in modo che questa attenzione, questo interesse, contribuisca alla trasmissione della tradizione ”.