“Siamo preoccupati come tutti per l’andamento dell’infezione da Covid19 nel nostro comune e nel nostro territorio. Per questo ci siamo messi a disposizione con l’ascolto delle esigenze e delle preoccupazioni degli operatori e dei cittadini con cui entriamo in relazione, che traduciamo in analisi ragionate e proposte, al solo fine di contribuire a contenere la diffusione del virus e uscire quanto meglio possibile e quanto prima da questo incubo.
Collaboriamo perciò con assoluta sincerità con le autorità locali e regionali. Sappiamo che bisogna fare di più, ma ad oggi riconosciamo che il dialogo dà frutti.
Ne diamo atto al Sindaco, al Presidente del Consiglio e agli altri colleghi. Perciò continuiamo a fare la nostra parte per le vie istituzionali, considerandoci pienamente coinvolti a fianco degli operatori della sanità e degli altri settori che garantiscono il funzionamento della società.
Vogliamo in particolare manifestare alle famiglie e agli amici dei deceduti la nostra sincera partecipazione al loro dolore. Questa la lettera che abbiamo inviato oggi al Presidente del Consiglio e al Sindaco”.
“I sottoscritti Consiglieri Comunali, facendo seguito alla riunione della Conferenza dei Capigruppo dello scorso 25 marzo con all’odg gli argomenti proposti con lettera del giorno 24, Le chiedono di stabilire una data, possibilmente all’inizio della prossima settimana (e magari in coincidenza con la riunione del C.o.c.), per una nuova riunione al fine di discutere gli argomenti che di seguito indichiamo sulla base delle considerazioni subito esposte.
La richiesta viene inoltrata con lo spirito di collaborazione che ha animato il confronto nel precedente incontro e con la volontà di contribuire con ulteriori proposte alla gestione di questa fase molto delicata e difficile.
Premesso dunque:
- che ad oggi i casi di positività sul territorio del Comune di Orvieto sono in costante aumento, così come purtroppo anche i decessi;
- che ad oggi non vengono effettuati i tamponi sui soggetti in affidamento fiduciario creandosi così una situazione di potenziale contagio all’interno dello stesso nucleo familiare;
- che il Distretto Sanitario è in sofferenza di organico e quei pochi operatori disponibili sono ancora privi dei DPI necessari per lavorare in sicurezza;
- che è necessario prevedere strutture alternative all’Ospedale di Orvieto, ad oggi anch’esso in sofferenza, nel caso di aggravamento delle condizioni dei soggetti positivi e dei malati; soprattutto anche in considerazione dell’operazione di screening a campione annunciata dalla Regione;
- che è necessario predisporre strutture in grado di ricevere il personale sanitario (medici e infermieri) che alla cessazione del turno non intendono rientrare presso le abitazioni familiari;
- che è parimenti necessario prevedere un piano straordinario per le case di riposo per prevenire l’infezione e nel caso poi che vengano investite dall’infezione;
- che infine sarebbe quanto mai opportuno prevedere un progetto di assistenza psicologica e di necessità quotidiane per gli obbligati in quarantena fiduciaria e per gli indigenti con riferimento alle convenzioni che le cooperative sociali hanno proposta a ANCI e Regione.
Tutto ciò premesso, al fine di affrontare in modo organico le questioni suesposte, propongono di mettere all’odg i seguenti argomenti:
- Monitoraggio dell’andamento dell’epidemia mediante la determinazione della curva dei dati epidemiologici del distretto di Orvieto con l’aiuto del CERSAG;
- Richiesta alla Regione e quindi alla USL di disporre l’effettuazione di tamponi su soggetti asintomatici che abbiano avuto contatti con positivi; e nel caso vengano rilevati positivi, metterli in quarantena isolati dai familiari in apposita struttura sotto controllo;
- Richiesta alla Regione di potenziamento del personale sanitario sul territorio orvietano;
- Predisposizione di convenzioni e/o protocolli con strutture alberghiere e similari che possano ricevere il personale sanitario (medici e infermieri ospedalieri ed extra-ospedalieri) che, cessato il turno, non intendano fare rientro presso le proprie abitazioni per motivi di sicurezza e prevenzione;
- Predisposizione di piani di azione per monitorare e gestire in sicurezza la situazione degli anziani ricoverati presso strutture residenziali effettuando i tamponi agli operatori e garantendo la separazione dagli altri di eventuali positivi;
- Predisposizione di un progetto di assistenza familiare per gli obbligati alla quarantena con riferimento alla convenzione proposta dalle cooperative sociali regionali ad ANCI e Regione.
In attesa di cortese riscontro, porgono cordiali saluti”.
I consiglieri
Cristina Croce, Martina Mescolini, Franco Raimondo Barbabella, Giuseppe Germani, Federico Giovannini