ORVIETO – Il sindaco, Roberta Tardani, nella mattinata di mercoledì 19 febbraio ha ricevuto presso il palazzo comunale la delegazione olandese dell’Agenzia centrale per l’accoglienza dei richiedenti asilo-COA dell’Unione Europea, in visita di studio in Italia per approfondire le “buone pratiche” del Progetto SIPROIMI (ex SPRAR) del territorio nazionale.
La delegazione composta da: Erik Laan (COA NL); Arjenne Plaizier (COA NL); Anna Renieri (EASO – Capo ufficio, Italia); Claudia Faria (EASO – Coordinatore misure IT2 – Ricezione) e Roberta Petrillo (EASO – Responsabile controllo qualità / Accoglienza e vulnerabilità) ha mostrato molto interesse per l’esperienza messa in pratica nella Zona Sociale dell’Orvietano ponendo al Sindaco numerose domande rispetto alle difficoltà affrontate, al senso di comunità delle popolazioni residenti che si è tradotto nella piena accoglienza e facilitazione dell’integrazione dei ragazzi ospiti sul territorio, oggi scelto da alcuni di essi per viverci e lavorare.
“Con piacere – dice il Sindaco, Roberta Tardani – abbiamo interloquito con i rappresentanti dell’Agenzia EASO – Ufficio europeo di sostegno per l’asilo che hanno reputato l’esperienza condotta dalla Zona Sociale dell’Orvietano, una ‘buona pratica’ per quanto riguarda l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, quindi una eccellenza di livello in Italia”.
“Al di là dell’apprezzato riconoscimento – aggiunge – abbiamo avuto occasione di intessere una relazione molto costruttiva e stimolante alla luce anche della richiesta di prosecuzione del progetto, di cui è responsabile il Dirigente dei Servizi Sociali, del Comune di Orvieto Dr. Dino Bronzo, che è stata già formalizzata al Ministero dell’Interno. Siamo quindi fiduciosi nell’accoglimento positivo della richiesta, stante il riconoscimento della positività degli interventi attuati nel territorio dell’Orvietano”. Nel pomeriggio, prima del rientro a Roma, ha fatto visita alla Comunità Educativa Xenia di Orvieto partecipando, insieme con gli operatori del centro, al Focus sul progetto di accoglienza e gli standard di SIPROIMI (ex SPRAR) adottati nel territorio orvietano rispetto all’attuazione delle linee guida nonché sulle caratteristiche e i fattori specifici che influenzano l’area locale.
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Il Sistema di protezione SIPROIMI è costituito dalla rete degli Enti Locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli Enti Locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Le principali caratteristiche del Sistema di protezione SIPROIMI sono, infatti:
– il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti politicamente responsabili dell’accoglienza – Ministero dell’Interno ed Enti Locali, secondo una logica di governance multilivello;
– la volontarietà degli Enti Locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza; il decentramento degli interventi di accoglienza integrata;
– la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione.
I progetti territoriali del SIPROIMI sono pertanto caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia.
A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SIPROIMI diffusi sul tutto il territorio nazionale, ideati e attuati con la diretta partecipazione degli attori locali, contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.
Il Progetto SIPROIMI Orvieto
Relativamente agli interventi sull’immigrazione, a seguito della procedura selettiva per l’individuazione di un partner privato in possesso dei requisiti indicati nel D.M. del 10 Agosto 2016, in base alle prescrizioni del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), il Comune di Orvieto capofila della zona sociale 12 ha presentato al Ministero dell’Interno insieme ai soggetti partner (Coop. Sociale “Quadrifoglio” e Arci), un progetto per la gestione del sistema SPRAR per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, progetto che ha ottenuto un finanziamento annuale di € 346.129,48 per il periodo 2017/20.
Il progetto accoglie 10 minori stranieri non accompagnati di età compresa tra i 14 e i 18 anni richiedenti protezione internazionale e si concretizza in azioni ed attività di accoglienza, tutela, protezione, integrazione sociale, accompagnamento all’inserimento scolastico e lavorativo, formazione e tutela legale, avviandoli ad una graduale autonomia.
Fino ad oggi il progetto ha garantito accoglienza in modo efficace realizzando un sistema di integrazione e protezione sociale appropriato ai bisogni evolutivi dei minori accolti. Complessivamente in questi anni sono stati ospitati 17 ragazzi (16 ragazzi sono stati inseriti nel sistema scolastico, 11 hanno svolto tirocinio extracurriculare, 2 sono transitati nel sistema di protezione SPRAR adulti e 6 hanno trovato un occupazione all’uscita del sistema di protezione SPRAR).
Nel novembre scorso l’Amministrazione Comunale ha deliberato di voler dare proseguimento al Progetto SIPROIMI nel triennio 2020/2023
EASO – Ufficio europeo di sostegno per l’asilo
L’agenzia opera come centro specializzato in materia di asilo; contribuisce allo sviluppo del sistema europeo comune di asilo agevolando, coordinando e rafforzando la collaborazione pratica tra gli Stati membri per quanto riguarda i molteplici aspetti dell’asilo e aiutandoli a rispettare gli impegni assunti a livello internazionale ed europeo in materia di protezione alle persone che ne hanno bisogno.
(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto)