Nel corso dell’ultimo consiglio comunale si è discussa l’interrogazione del consigliere Federico Giovannini (Pd) che chiedeva “miglioramenti per rendere più visibili gli attraversamenti pedonali nella città e trovare tutte le soluzioni a tutela della sicurezza dei cittadini”.
“Nella nostra città ci sono alcuni attraversamenti pedonali pericolosi molti dei quali li ritroviamo ad Orvieto Scalo come quelli a Piazza dell’Orologio e quelli vicino al ponte della ferrovia, dove si sono già verificati numerosi incidenti” ha fatto presente il consigliere. “Dopo ripetuti incidenti che vedono coinvolti persone che attraversano le strisce pedonali, in molte città, presso gli attraversamenti più pericolosi, si stanno adottando soluzioni come illuminazioni particolari a led che sfruttano l’energia solare, inoltre, specie nelle ore più critiche si possono utilizzare anche i vigili urbani – aggiunge Giovannini – La mia sollecitazione è motivata dal fatto che si ritiene quanto mai urgente individuare nella nostra città gli attraversamenti pedonali più pericolosi, monitorarli e trovare soluzioni a tutela dei cittadini poiché nei fatti l’Amministrazione finora non ha realizzato nulla”.
“Subito dopo il nostro insediamento – ha risposto l’assessore Carlo Moscatelli – abbiamo effettuato una ricognizione su tutti gli attraversamenti pedonali del territorio comunale e siamo al corrente di tutte le situazioni più pericolose. Compatibilmente alle risorse economiche e di personale stiamo intervenendo sulle situazioni più urgenti.
Sono stati effettuati i sopralluoghi con i tecnici da parte degli enti di competenza, in quanto per determinate strade servivano le autorizzazioni che sono in capo all’Anas e alla Provincia. Le verifiche sono state fatte e gli attraversamenti pedonali protetti saranno realizzati inizialmente in via Angelo Costanzi ad Orvieto scalo e in via Arno a Sferracavallo dove sarà istituita anche la zona 30. Si sta prendendo in considerazione anche la possibilità di dotare tutti gli attraversamenti pedonali della città e delle frazioni dei cosiddetti ‘occhi di gatto’ che possono essere un valido strumento a tutela della incolumità dei cittadini”.
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