di Ilaria Bagnati blogger di @ilariaticonsigliaunlibro
E’ possibile per una persona vivere come un camaleonte? Ossia adattandosi ai luoghi e alle situazioni senza farsi notare? E’ ciò che prova a fare Carminia, la protagonista di La trasparenza del camaleonte di Anita Pulvirenti, quarantenne single, metodica, ossessiva, rigida nelle sue abitudini e convinzioni. La sua vita è stata difficile e lo è tuttora, orfana di padre è cresciuta su un’isola con la nonna perché la madre non riusciva a legare con quella figlia strana. La nonna cresce Carminia al meglio delle sue possibilità provando a farle capire che se lei non riesce a socializzare, a legare con il mondo è perché il mondo è sbagliato e non sicuramente lei. Carmina non ne è del tutto convinta, in mezzo ad altre persone prova ad eclissarsi, cerca di camuffarsi, prova a non parlare con nessuno ma non è così semplice e il risultato è l’esatto opposto.
“Preferirebbe anzi che le persone parlassero sottovoce, così da non disturbarla. Se potesse comunicherebbe a vibrazioni come i camaleonti, su frequenze così basse che per l’uomo sono pressoché impercettibili.”
Carminia appare così solo una persona “stramba” attirando maggiormente le attenzioni altrui. Di terapeuti ne ha cambiati tanti, ognuno con la sua bella etichetta da appiccicarle addosso: disturbo bipolare, depressione, schizofrenia e altri nomi impronunciabili. Ovviamente poi sono seguite le varie terapie farmacologiche che non l’hanno aiutata. Il vero aiuto arriva da una terapeuta che le fornisce una diagnosi certa e inaspettata: sindrome di Asperger. Carminia li per lì non ci crede, tutti gli altri terapisti lo hanno escluso in modo categorico.
“Pur facendo parte della cerchia ristretta di autistici ad alto funzionamento, non ha alcuna abilità particolare. E’ un Asperger mediocre, sempre che ne esistano. Non è brava in ambito scientifico, non ha una buona memoria, non è intonata, non è affatto speciale, insomma.”
Carminia si sente sollevata dalla diagnosi, lei è fatta così e non ha colpe, se ci sono colpe sono da attribuire alla sindrome.
Quello della Pulvirenti è un grandissimo esordio, l’autrice ha saputo raccontare la sindrome di Asperger in maniera impeccabile. La narrazione è scandita dalle giornate di Carminia caratterizzate dai suoi rituali e dalle ossessioni. L’autrice è riuscita a farmi immergere nella vita della protagonista provando a far capire cosa voglia dire vivere con le sue difficoltà. Carminia ha un lavoro, dei colleghi, una casa, la nonna che va a trovare nei fine settimana ma tutto per lei è estremamente difficile. Anche attenendosi ai suoi rituali e alle sue abitudini fatica a trascinarsi da un impegno all’altro e da un luogo all’altro. C’è sempre il rischio che qualcosa vada storto, che qualcuno voglia socializzare con lei come le colleghe di lavoro.
Entrare nella mente di Carminia è stato impegnativo ma l’autrice è stata brava a far arrivare al lettore la portata di questa sindrome. Sono finita anche io con Carminia nel suo turbine di pensieri, turbamenti, ossessioni, emozioni. La Pulvirenti ha saputo trattare l’argomento in maniera leggera, semplice e talvolta ironica senza però mai sottovalutare la portata della sindrome che merita estremo rispetto. Da come affronta l’argomento si comprende che l’autrice sa di cosa parla e sa come parlarne.
La lettura è stata molto scorrevole, sempre interessante e mai noiosa. Ho apprezzato particolarmente l’inserimento nel testo delle domande che i numerosi terapeuti di Carminia le hanno rivolto durante la terapia, le sue risposte sono sempre piuttosto divertenti.
Consiglio la lettura di La trasparenza del camaleonte a chiunque abbia voglia di conoscere la sindrome di Asperger in maniera chiara, leggera e rispettosa.
5 su 5
L’autrice. Anita Pulvirenti vive a Catania. Finalista e menzione speciale al concorso per inediti “Fai viaggiare la tua storia” creato da Libromania e Autogrill, La trasparenza del camaleonte è il suo primo romanzo.
@ilariaticonsigliaunlibro. Nel suo blog si presenta così: “Mi chiamo Ilaria e sono dottoressa in psicologia clinica in procinto di abilitarmi alla professione di psicologa. Per ora faccio la mamma ed è un lavoro a tempo pieno. Le mie passioni più grandi sono la lettura e la la psicologia e quando le posso unire vado in estasi.” Seguila sui suoi canali social: Instagram Facebook, Pinterest, Goodreads e sul suo blog. L’appuntamento su LibroSì Lab con le sue recensioni e interviste che strizzano l’occhio alle novità e autori emergenti è ogni quindici giorni, di lunedì.