Credits fotografici e testo di Giorgia Negrini @leggere_e_rileggere
La corsa giusta di Antonio Ferrara edito da Coccolebooks narra la storia di Gino Bartali, un uomo diventato famoso per i suoi traguardi sportivi e ricordato come eroe per il suo grande cuore. Un personaggio che ha dedicato la vita al ciclismo vincendo tre Giri d’Italia, due Tour de France e innumerevoli altre corse tra gli anni trenta e i cinquanta.
In questo racconto, il protagonista soprannominato “Ginettaccio” parla di sé, del suo amore per le competizioni, delle vittorie e delle difficoltà incontrate durante il suo percorso. La sua carriera è stata infatti notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, durante la quale non ha potuto allenarsi e gareggiare:
“Mi misero a fare il portaordini in una fabbrica di aeroplani sul lago Trasimeno. Per fortuna il mio capo era Olesindo Salmi, un grande appassionato di ciclismo e così mi autorizzò a usare la bici, invece della moto, per portare i messaggi.”
In quegli anni Gino ha anche dato prova di grande umanità perché si è impegnato ad aiutare molti ebrei a trovare rifugio e a mettersi in salvo. Nascondendo documenti e foto tessere nel telaio della sua amata bicicletta ha compiuto numerosi viaggi fino ad Assisi affinché una stamperia segreta potesse falsificare le carte necessarie alla fuga dei perseguitati.
“E io via, prendevo i documenti, mi arrampicavo sulle montagne e me la filavo. Certo che la paura ti veniva, quando partivi. La paura ti inseguiva, ce l’avevi dietro, solo che io cercavo di correre più veloce di lei… allora mi alzavo in piedi sui pedali e pedalavo. E quella cosa del pedalare alla lunga ti svuotava a testa dai pensieri, e a furia di andare avanti ti sentivi sempre più leggero”.
“La corsa giusta” è un libro mi ha permesso di conoscere meglio un personaggio importante della storia d’Italia, un ciclista che ha regalato emozioni ai suoi tifosi, un eroe che ha fatto del bene in silenzio e che ha ridato speranza con le sue avventure sulle due ruote ad un paese devastato da un conflitto. L’autore ha raccontato con la sua opera su Bartali la fatica dello sport e insieme l’umiltà e il silenzio delle azioni più coraggiose.
Leggere e Rileggere è il blog in cui Giorgia Negrini legge, recensisce e parla di libri e librerie. Con i suoi profili Istagram e dalla pagina Facebook facendoci innamorare della lettura con splendide immagini e stories. Booklover, bookeater dice di lei “Leggere è da sempre la mia grande passione, laureata in Lingue e Letterature Straniere, mi piace condividere con altri questo mio amore per la lettura”. Seguila su Instagram @leggere_e_rileggere e Facebook e sulla Pagina facebook @leggereerileggere. Tra le sue collaborazioni Radio Latte e Miele e la citazione nella rubrica Instantanee su Corriere La Lettura. Ha fatto parte dei 300 Lettori della Giuria del Premio campiello 2019.
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