Con il finanziamento ottenuto in base al Bando dell’Ufficio Piccoli Comuni e Contratti di fiume della Regione Lazio si apre una nuova fase per il Contratto del Lago di Bolsena, fiume Marta e costa tirrenica di Tarquinia. La spinta che viene dal contributo regionale ha un’importanza che va molto al di là dell’importo che è stato assegnato (che pure è il massimo che il progetto poteva ottenere: 30.000 euro). Questo sostegno regionale sarà decisivo per portare a termine il processo e giungere alla definitiva sottoscrizione del Contratto.
La storia del Contratto del Lago di Bolsena, fiume Marta e costa tirrenica di Tarquinia è una concreta testimonianza del ruolo propulsivo che possono svolgere le forme della cittadinanza attiva, grazie alle cui idee e al cui lavoro si è avviato, alcuni anni fa, il percorso che, attraverso la sensibilizzazione delle forze sociali e delle rappresentanze istituzionali delle comunità locali, ha portato alla presentazione del progetto da parte della Provincia di Viterbo.
Intendo perciò ringraziare il presidente Pietro Nocchi per aver sempre creduto in questa forma di programmazione territoriale dal basso e per aver messo a disposizione la struttura del settore Ambiente per la predisposizione e l’invio della richiesta di partecipazione all’Avviso regionale, accettando nel luglio dello scorso anno di fare il capofila di una compagine di oltre 40 soggetti (associazioni di volontariato, Comuni, associazioni di categoria etc.).
Per il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, che in questi anni ha svolto un ruolo propositivo e di coordinamento, il successo ottenuto è motivo di particolare soddisfazione.
La proposta progettuale non avrebbe potuto né essere presentata né risultare vincitrice senza l’intenso lavoro di studio, sensibilizzazione, comunicazione e formazione – svolto in forma del tutto volontaria – dai nostri soci, in particolare dalla dott.ssa Rossana Giannarini.
Questo lavoro ha consentito di completare la prima fase del processo costitutivo e di soddisfare il requisito di base per l’ammissibilità al bando regionale: la sottoscrizione di un Manifesto di Intenti da parte di una pluralità di promotori che contenesse le motivazioni, le criticità specifiche del territorio interessato, la metodologia di lavoro condivisa e gli obiettivi generali. Ora si tratta di procedere rapidamente a completare le successive fasi previste:
Fase B): stesura di un’Analisi Conoscitiva Integrata sugli aspetti ambientali, sociali ed economici del territorio oggetto del Contratto di Fiume con la definizione degli obiettivi operativi;
Fase C): elaborazione del Documento Strategico in cui è definito lo scenario, riferito ad un orizzonte temporale di medio-lungo termine, che integri gli obiettivi della pianificazione di distretto e più in generale di area vasta, con le politiche di sviluppo locale del territorio;
Fase D): definizione del Programma d’Azione in cui sono indicati gli attori interessati, i rispettivi obblighi e impegni, i tempi e le modalità attuative, le risorse umane ed economiche necessarie, nonché la relativa copertura finanziaria e sottoscrizione del Contratto di Fiume con relativa assunzione formale e vincolante degli obblighi ed impegni da parte di tutti i contraenti.
Si apre dunque, per tutti coloro che hanno dimostrato di credere nel progetto, un periodo di intenso impegno di elaborazione, informazione e condivisione di obiettivi, per il quale sarà decisivo il supporto regionale, anche in termini di know how, per arrivare infine a disporre di una progettualità organica e credibile, capace di attingere efficacemente ai canali di finanziamento regionale, nazionale, europeo che, come tutti auspichiamo, dovrebbero privilegiare la progettualità integrata, ad alta sostenibilità ambientale e con forte ricaduta occupazionale. [suggeriti]
Luciano Dottarelli – Presidente del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia