di Ilaria Bagnati blogger di @ilariaticonsigliaunlibro
Amo il genere giallo quindi I delitti dell’Orsa Maggiore di Livia Cipriano, edito Graus Edizioni, mi ha subito legata alle sue pagine.
Premetto che sono abituata a leggere libri più corposi, li preferisco perché credo che un giallo o thriller abbiano bisogno di essere ben sviluppati per creare la giusta suspense, curiosità nel lettore. Tuttavia questo libro mi ha piacevolmente colpita perché l’autrice ha saputo creare una bella storia riuscendo a svilupparla pienamente in poco più di 70 pagine, cosa non facile a parer mio.
Ecco di cosa parliamo: il caso irrisolto di un killer seriale e l’arrivo in città di una criminologa di successo si mescolano e preannunciano un classico poliziesco, dinamico e pronto a suscitare da subito grande curiosità nel lettore. In un breve dialogo iniziale con un personaggio, l’autrice fornisce al lettore gli strumenti necessari per muoversi all’interno di un duplice mistero da risolvere.
Il lettore, che da subito veste i panni del detective, insieme ai due protagonisti tenta di sbrigliare la matassa di omicidi che ossessionano l’ispettore Baffo. Amélie, al suo fianco, con spiccata intelligenza e brillantezza, coglie immediatamente il carattere intrigante e ben delineato del percorso che l’assassino ha scelto per mettere in scena i suoi crimini. Stravolgendo il punto di vista adottato fino a quel momento, dà una svolta alle indagini e contemporaneamente alla sua vita e al suo misterioso passato, che vuole a tutti i costi dimenticare.
Amélie è un bel personaggio, è una donna intraprendente, capace di sapersi reinventare in un’altra città dove non ha nessuno contatto. Da subito conosce l’ispettore Baffo che vuole collaborare con lei nello studio in cui lavora come investigatrice e criminologa forense. Baffo è ossessionato dalla serie di omicidi avvenuti in città, vuole risolvere il caso a tutti i costi e chi meglio di Amélie può aiutarlo?
Baffo oltre che collega sa essere per la protagonista anche un ottimo amico, d’altronde come non si può essere amici di chi ti prepara un bel piatto di spaghetti con i pomodorini freschi?
Amélie riesce ad inserirsi perfettamente nella vita della nuova città partecipando attivamente a un circolo letterario e alle attività religiose. In questo ambiente scoprirà elementi interessanti, utili alle sue indagini. Riuscirà la criminologa a risolvere il caso insieme a Baffo?
Come ho già accennato la trama è ben sviluppata e interessante, non mancano i colpi di scena e un bel finale. I personaggi mi sono piaciuti, Amélie e Baffo sanno essere un’ottima squadra e mi piacerebbe leggere ancora le loro avventure. Chissà se sarò accontentata…
Consiglio I delitti dell’Orsa Maggiore a chi ha voglia di passare un po’ di tempo in compagnia di un bel giallo!
4 su 5
@ilariaticonsigliaunlibro. Nel suo blog si presenta così: “Mi chiamo Ilaria e sono dottoressa in psicologia clinica in procinto di abilitarmi alla professione di psicologa. Per ora faccio la mamma ed è un lavoro a tempo pieno. Le mie passioni più grandi sono la lettura e la psicologia e quando le posso unire vado in estasi.” Seguila sui suoi canali social: Instagram Facebook, Pinterest, Goodreads e sul suo blog. L’appuntamento su LibroSì Lab con le sue recensioni e interviste che strizzano l’occhio alle novità e autori emergenti è ogni quindici giorni, di lunedì.