di Renato Piscini
Alle ultime Amministrative si erano presentate alcune liste civiche che avevano l’intento di dare un segnale e una svolta concreta ai cittadini orvietani, basata sulla funzionalizzazione e specializzazione dei diversi organi decisionali, ma non è stato compreso!
Il principio elettivo finora assunto era ed è limitato in quanto si dava e dà voce agli interessi generali senza una funzionalizzazione fondata sulla preparazione teorica e senza una preparazione politica, la sola che garantirebbe un collegamento verticale tra i vari livelli governativi.
La riqualificazione della rappresentanza politica vi sarà quando la struttura amministrativa della società giungerà da una integrazione basata su una nuova visione dei ruoli, insomma mancanza di un’educazione (dei cittadini) politica e di una classe politica altresi obsolescenza della struttura amministrativa.
È chiaro che il messaggio non è arrivato, né è stato colto ed eccoci al solito individualismo ed egoismo di parte. La proposta era ed è di una società parallela fondata su un’idea di comunità concreta come spazio naturale dell’uomo: decentramento e autonomia ovvero unità amministrativa intermedia tra Comune e Regione, regime amministrativo misto tra Regione e comunità stessa.
Individuando una divisione affari generali, divisione relazioni sociali, divisione cultura, divisione giustizia, divisione igiene sicurezza, divisione urbanistica, divisione economia. Il tutto gestito dai cittadini superando l’ordine politico attuale in una sorta di nuovo federalismo locale.
Tale sistema garantisce l’individuo come tale, come persona e la sua libertà, garantisce la rappresentanza dei territori e il coinvolgimento delle frazioni. Insomma un’organizzazione che ridimensiona la funzione dei partiti cosicché la politica avrà finalmente il fine di annullare la distanza fra i mezzi e i fini della politica stessa, per cui sarà la società e non i partiti a creare il governo. Ai partiti il compito di programmare, vedere il futuro, ai cittadini il controllo e la gestione del programma e del governo. Insomma una società umana e una comunità concreta.