di Cristina Calcagni
Gli articoli di giornali delle ultime ore restituiscono un’immagine impietosa della gestione culturale della nostra città trovando un capro espiatorio: la TeMa. Da subito era apparsa chiara l’intenzione di questa attuale maggioranza di volerla “commissariare”, “inglobare” in altre realtà associative senza analizzare i punti di forza e i punti di debolezza di una associazione che ha sempre presentato delle criticità ma che nei suoi venticinque anni di attività ha dato tanto, molto, a tanti.
Ripercorrere gli ultimi sei mesi è difficile. Quello che risulta impossibile comprendere e ignorare è l’arroganza, la superficialità e il pressapochismo con il quale questa Amministrazione ha etichettato l’ultima gestione dell’associazione. Le parole che hanno echeggiato nella Sala Consiliare del 23 gennaio scorso sono false, offensive e lesive della dignità e della onorabilità di noi ex consiglieri oltrechè prive di morale, di etica e di fondamento alcuno.
Iniziamo col precisare che, a tutt’oggi ed ancora in modo gratuito, i consiglieri dimissionari della TeMa continuino a lavorare per l’associazione pertanto, è falsa la dichiarazione che ci vedrebbe fuggiti (“scappati” è il termine utilizzato da un consigliere veterano dell’Assise cittadina) dalle nostre responsabilità. Respingo con forza le accuse che avrebbero visto in un CdA diviso e litigioso lo stallo in cui ci si è venuti a trovare. L’eterogeneità dei rappresentanti della TeMa ha, al contrario, trovato sempre la sintesi nelle decisioni assunte nel corso di questi ultimi tre anni per lo più all’unanimità, financo le più critiche. Si continua a guardare la pagliuzza negli occhi altrui per screditare mentre sarebbe opportuno vedere il trave nei propri occhi.
Dallo spostamento dei beni di proprietà della associazione, con la loro relativa inventariazione, ivi comprese le vettovaglie del Bar del Teatro, che proprio non rientrano nelle competenze di un Cda, alla predisposizione di documentazione fino a ieri richiesta da altri Enti pubblici per portare a compimento i finanziamenti che erano stati assegnati e in via di stanziamento. Dal rinnovo della mail Pec con relativo esborso economico, alla convocazione della prossima assemblea dei soci, nel rispetto di quanto indicato dall’organo di controllo della Associazione, Prefettura di Terni.
Per non parlare dell’infamante accusa rivolta alla Te.Ma e quindi alla gestione della stessa relativa all’ aver “screditato il prestigio del Teatro Mancinelli” negli ultimi anni: ma gli attuali amministratori hanno mai partecipato e/o frequentano il Teatro Mancinelli? Direi proprio di no, e questa mia affermazione è suffragata dalla non conoscenza di quello che la TeMa è stata in grado di realizzare e di offrire alla collettività orvietana e di oltre porta: 10.800 presenze nell’ultimo anno di cui 2.500 studenti non paganti che hanno assistito a spettacoli sulla Memoria, sul Ricordo, sulla Legalità, ecc…
Negli ultimi 3 anni le scuole hanno partecipato a Giornate Commemorative in massa registrano il sold out di presenze ad ogni singolo spettacolo proposto, il numero complessivo degli studenti, che hanno anche usufruito di crediti scolastici formativi, è stato di 7.500 presenze. Studenti invitati ad assistere a spettacoli mirati a risvegliare una coscienza consapevole e un convincimento autonomo su fatti accaduti e su fenomeni sociali rilevanti, scevri da ideologie ed ideologismi. Studenti che hanno potuto confrontarsi con ospiti di rilievo. Studenti che per la prima volta, come i bimbi delle elementari, hanno sfilato nella maestosità del nostro Teatro rimanendo a bocca aperta, molti di loro non vi erano mai entrati in un Teatro.
Le stagioni teatrali di altissima qualità, grazie a convenzione ed accordi, hanno viaggiato in tutte le stazioni dell’Umbria, i protagonisti /artisti degli spettacoli sono stati presenti nelle stazioni dell’Umbria e della Toscana, le loro immagini scorrevano nelle macchinette self service delle biglietterie regionali. Il Mancinelli sopra i monitor dei treni regionali ed interregionali, nelle TV Nazionali accanto all’immagine del Maestro Strabioli che ne ha curato la direzione artistica.
Mi dica, Sindaca, quale danno avremo arrecato al prestigioso nostro Teatro? E quali compagnie?
Dalle Lezioni di Storia Laterza fino ad arrivare alla Memoria della SHOAH con il ricordo di Bartali, della giovanissima Anna Frank, passando per l’Esodo, Mio nonno è morto in guerra nel Giorno del Ricordo con ospiti e protagonisti illustri (Annibali, Caselli, Cristicchi, Associazione Libera, ecc.) tutti questi eventi sono stati riconosciuto di grande importanza ed hanno ottenuto alti patrocini per le finalità che perseguivano dal Mibact, dal Ministero della Giustizia, del Ministero dell’Interno, dell’ANVG, affiancati ad altri sponsor presenti sul Territorio.
L’ampliamento dell’offerta culturale attraverso la creazione del format I Mestieri del Cinema, finalizzati ad accrescere le conoscenze e le competenze di tutto il mondo che ruota attorno e dietro le quinte del grande schermo: dalle produzioni, alle scenografie, alle regie ecc.. Il Festival dei Diritti., allargato alle scuole orvietane che sono riuscite in partnership con Te.Ma ad aggiudicarsi un bando. Per questo la Te.Ma si è vista donare uno schermo da proiezioni bianco di grandi dimensioni.
Mi preme rassicurare tutti i nostri sostenitori, tutti i nostri sponsor pubblici e privati che gli sforzi che hanno sostenuto per TeMa e per il teatro Mancinelli non sono finiti in nessun “buco nero”. Tutte le attività sono state rendicontate e spesate! I bilanci della TeMa sono chiari, trasparenti e veri. Nonostante le continue denigranti affermazioni del sindaco Tardani!
Non riesco a comprendere quali sarebbero le compagnie allontanatisi dal nostro Teatro. Tutti i giorni sia io sia Pino riceviamo telefonate di produzioni che vogliono esibirsi al Mancinelli. Non siamo riusciti ad onorare parte delle compagnie riuscendo comunque a fornire degli anticipi, questo perché abbiamo dovuto fronteggiare una serie di debiti ereditati da precedenti amministrazioni che siamo riusciti a rateizzare: Siae, Fornitori, parcelle di avvocati per cause eterne, vecchi mutui, ecc. ecc..
Negli anni 2009 – 2014 vi è stato un grande contributo da parte dell’amministrazione comunale che, con una serie di atti unilaterali, ha reso più verisimile quella che viene definita una “situazione irreversibile”.
Il Comune deve soldi alla TeMa:
– il saldo del contributo ridotto nel 2011 e previsto nella convenzione del 2008 che poteva essere modificato solo a partire dal sesto anno di vita della vecchia convenzione
– gli oneri passivi maturati e pagati da Te.Ma per effetto della dilatazione del piano di rientro del vecchio mutuo dovuto alle due postergazioni coatte delle rate annue non pagate alla CRO nel 2010 e nel 2014, sempre relative alla vecchia convenzione di cui il mutuo del 2008
– la maxi rata finale sempre del vecchio mutuo del 2008 non corrisposta e ben citata negli accordi, nella convenzione e nella cessione del credito.
Le pieghe di questa vicenda saranno tante, sfinenti, inevitabilmente si assisterà a un tutti contro tutti. Decine e decine di carte, di accertamenti, di domande. Una sconfitta per i rapporti umani. Una brutta pagina per la città. Intanto il Teatro è chiuso. Le sere sono buie e le strade deserte. Qua e là manifesti pubblicitari di rappresentazioni teatrali in scena in altri piccoli Teatri siti nei comuni limitrofi. Se non avessi letto Esopo non avrei avuto risposte a tutto quello che ho visto, sentito e letto in questo ultimo lungo periodo. [suggeriti]