“La non risposta della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani alle domande di Italia Nostra non ci meraviglia: è da luglio 2019 che aspettiamo e aspetteremo rinnovando le domande. Preoccupa, invece, il reiterato tentativo di far passare come una presunta normalità il conferimento nella discarica de Le Crete di 7.000 tonnellate in più rispetto alla quantità di rifiuti prevista per l’anno in corso (60.000 tonnellate).
7.000 tonnellate in più equivalgono ad oltre il 10% della quantità annua prevista. La sindaca di Orvieto ha specificato che tale sovrappiù è dovuto alla temporanea chiusura dell’impianto di Ponte Rio per lavori di adeguamento che avranno una durata di circa tre mesi. Quindi le 7.000 tonnellate in più arriveranno nei primi tre mesi dell’anno. Ma se i lavori a Ponte Rio non dovessero rispettare i tempi previsti ci dovremmo aspettare ulteriori tonnellate di rifiuti?
La sindaca Tardani, che su tale spinosa e pericolosa ipotesi non si è pronunciata, sembra oggi convinta che sversare nella discarica de Le Crete rifiuti umbri rispetto a quelli provenienti da fuori regione sia un passo in avanti eppure, fino a qualche mese fa, quando era all’opposizione, manifestava insieme al centrodestra (oggi maggioranza) non solo contro l’ampliamento della discarica de Le Crete e contro il conferimento di rifiuti da fuori ambito, ma addirittura per la chiusura della stessa.
La sindaca, presa da altri impegni, se l’è forse dimenticato: noi no! Pur considerando che il conferimento dei rifiuti nelle discariche della regione sia materia dell’AURI, la sindaca e la maggioranza oggi in Comune possono intervenire su ambiti di competenza, quali il cambiamento di destinazione d’uso del terzo calanco; la perimetrazione della discarica; la definizione di una fascia di rispetto fra la discarica di Le Crete e i vigneti della DOC Orvieto. Perché non lo fanno?”.
Italia Nostra Umbria