di Massimo Gnagnarini
Ecco come sono dislocate le sei discariche autorizzate in Umbria. Nel 2020 accoglieranno 195.000 tonnellate di rifiuti di cui più di un terzo andranno a dimora tra i nostri splendidi calanchi prospicienti il Duomo. Dal Comune di Orvieto fanno sapere che è tutto regolare e che quest’anno l’incremento per Orvieto sarà solo di 7000 tonnellate perché già nel 2019 erano entrate 60.000 e peraltro, aggiungono, prenderemo meno rifiuti da fuori regione.
Ma:
1) Le 60.000 tonnellate che sarebbero entrate nel 2019 non sono certo la norma ne lo standard accettabile poiché era una quantità già ben oltre la programmazione regionale fissata da una apposita delibera di Giunta del 2018 che limitava a 110.000 tonnellate e non a 195.000 il limite massimo dei rifiuti da poter sversare nelle discariche umbre nel 2020 e ciò in ottemperanza delle Direttive europee cogenti.
2) Da fuori regione nel recente passato non sono mai entrati rifiuti nella nostra discarica. Infatti per quelli di Viterbo tre anni fa, a seguito dell’incendio dell’impianto Bussi, ne era stato autorizzato l’ingresso a Le Crete per il solo trattamento di selezione meccanica, per poi venire immediatamente riportati nel Lazio. Quest’anno invece le 15.000 tonnellate provenienti dall’Alto Tevere saranno digeriti dalle nostre terre.
In conclusione saremmo tutti stufi di considerare l’emergenza come la norma e la mistificazione delle notizie come prassi amministrativa. Governare non è una passeggiata i problemi vanno affrontati e non ci si può illudere con il non far sapere o peggio cavarsela con un va tutto bene madama la marchesa.