Previsione, Prevenzione, Pianificazione, Proposta, Protesta, Partecipazione. Come più volte abbiamo denunciato, il servizio, nonostante l’impegno e l’abnegazione dei pochi dipendenti rimasti, non è più nella condizione di poter svolgere le attività primarie al quale è deputato. Va ridefinita l’organizzazione interna del Servizio Regionale, auspicando ruoli e compiti dei vari settori, ricostituendo le sezioni come nell’organizzazione antecedente le scelte effettuate dal precedente dirigente.
Riteniamo indispensabile una sezione dedicata al volontariato ed alla formazione, come era prima dell’ultima “riorganizzazione”.
Oggi il personale della Protezione Civile Regionale è impegnato per lo più in pratiche amministrative che fondamentalmente sarebbero di competenza dei Lavori Pubblici. Per questo ribadiamo che la centralità del Servizio di Protezione Civile debba essere la previsione, prevenzione, pianificazione e gestione dell’emergenza, restituendo anche maggiore ruolo e funzioni della materia alle Province. In questo senso la provincia di Terni ha mantenuto il Servizio di Protezione Civile, facendo anche da supporto ai Comuni per la pianificazione intercomunale, mentre la Provincia di Perugia ha sostanzialmente cancellato questo servizio. Questo aspetto ha nei fatti, determinato l’assenza di punti di riferimento per i Comuni.
Nell’ambito di queste considerazioni segnaliamo come positivo il percorso intrapreso in alcuni territori con la scelta di indicare, tramite il progetto delle aree interne, le funzioni associate di protezione civile come risposta organica e razionale di alcuni servizi, in particolare per le aree dell’Orvietano, il Gualdese e la Valnerina. Così come l’ANCI, con Anci- Prociv, ha svolto un positivo ruolo in materia di supporto ai Comuni più piccoli, in particolare per la pianificazione e la gestione delle emergenze, attraverso personale qualificato che rappresenta un buon punto di riferimento per una sempre maggiore cultura di protezione civile.
Cari coordinatori, ci aspettavamo maggiore sensibilità e attenzione dalla nuova Giunta Regionale e pur comprendendo le difficoltà iniziali, la nomina dei nuovi dirigenti, la necessità di una attenta ricognizione della situazione finanziaria dell’ente è più di un mese che attendiamo una risposta da parte del nuovo assessore per un primo incontro di verifica dei problemi aperti. La Consulta già in sede di campagna elettorale aveva incontrato tutti i candidati Presidenti ponendo loro le questioni relative la Protezione Civile Regionale il Servizio e il Volontariato.
Con la Presidente Donatella Tesei, in particolare, abbiamo avuto un confronto e l’impegno di un suo diretto impegno a affrontare la materia. Vogliamo in questo senso apprezzare il fatto che la nostra richiesta di nominare un assessore alla protezione civile sia stato accolto, ma sia chiaro che la protezione civile non può essere un elemento secondario, tanto più nella situazione attuale dove rimangono aperti problemi legate all’emergenza del terremoto dl 2016, proprio per questo centrale risulta il tema dell’efficacia efficienza e organizzazione del sistema regionale.
Ricapitoliamo le questioni sulle quali ci aspettiamo risposte precise:
Nuova Legge Regionale del Volontariato, quella in vigore è ancora la n. 15 del 1994.
Così come è necessario aggiornare la Legge 27 luglio 1988, n. 26, Disciplina degli interventi in materia di sicurezza civile ed ambientale ed istituzione del Dipartimento della sicurezza civile ed ambientale nella Regione dell’Umbria).
La Giunta Marini aveva elaborato un nuovo Testo Unico sulla protezione civile, adeguandolo al nuovo codice DLGS 1/2018 sul quale andrà aperto un confronto, per poi portare in approvazione una legge organica in tale materia che abbia finalmente una copertura finanziaria pluriennale certa. Per questo proponiamo che lo 0,010 del bilancio regionale venga inserito nella nuova legge, come dotazione finanziaria per il volontariato di protezione civile.
Il Servizio Regionale aveva anche approvato il progetto “ll volontariato forma se stesso”, progetto che la Giunta Regionale Marini non aveva approvato, ne previsto una copertura finanziaria. Proponiamo inoltre, sullo schema delle altre Regioni, una definitiva dotazione di mezzi ed attrezzature per la Colonna Mobile Regionale con finanziamenti certi per l’acquisto e il mantenimento dei materiali e mezzi, anche con i finanziamenti provenienti dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. In questa direzione ci aspettiamo finalmente la definizione di convenzioni con i territori disponibili ed organizzati in coordinamento con l’assegnazione di mezzi ed attrezzature oggi giacenti al CRP di Foligno.
La Regione dell’Umbria è una delle poche Regioni a non impiegare il volontariato nella lotta attiva agli incendi boschivi ed è tra le poche ad assegnare la materia AIB all’assessorato all’Agricoltura, materia come previsto dal nuovo codice legge 1 del 2018, di competenza della protezione civile. Da anni, poi, non si è riusciti a risolvere il problema dell’effettuazione delle visite mediche e dell’acquisto dei DPI per i volontari impegnati nell’AIB, aspetti necessari per conseguire l’abilitazione, nonostante la Regione abbia investito fondi per l’acquisto di mezzi antincendio in favore del volontariato e la sua formazione.
Stessa cosa incomprensibile è che non faccia capo al Servizio Regionale tutta la materia dei presidi Idraulici. Anche questi aspetti andranno riformati e assegnati come competenza del Servizio Regionale.
Fondo regionale per l’emergenza
In questo momento nel capitolo di bilancio non c’è disponibilità finanziaria.
Fondi ordinari per il funzionamento Servizio di Protezione Civile
Spese correnti e spese di investimento nessuna disponibilità finanziaria
Cosa accadrebbe se in questo momento si verificasse una emergenza?
Cari coordinatori, queste sono le principali questioni ancora aperte, la nuova Giunta si è insediata da pochi giorni, avevamo sottolineato l’urgenza di un incontro con l’Assessore alla Protezione Civile Enrico Melasecche. Un incontro da tenersi presso il CRPC di Foligno per affrontare questi temi ed una ricognizione sugli spazi del Centro Regionale che attualmente sono occupati per lo più da materiali e archivi che nulla hanno a che vedere con la Protezione Civile.
Per fare il punto su questa situazione convochiamo per sabato 25 gennaio 2020 presso il CRP di Foligno alle ore 9.00 un incontro con tutti i presidenti e i coordinatori dei gruppi o associazioni iscritte alle Consulta per una discussione collettiva e l’assunzione di eventuali iniziative.
Giuliano Santelli –Presidente della Consulta Regionale del volontariato di Protezione Civile della Regione Umbria