ORVIETO – La Corte Costituzionale di Napoli ha dichiarato incostituzionale la legge sul pre-dissesto. Il sindaco di Orvieto Roberta Tardani ne ha dato notizia nell’ambito di una conferenza stampa urgente nella mattinata di giovedì 30 gennaio.
“Le anticipazioni di liquidità sono utilizzabili dagli enti locali in senso costituzionalmente conforme solo per pagare passività pregresse iscritte in bilancio, in quanto sono prestiti di carattere eccezionale finalizzati unicamente a rafforzare la cassa quando l’ente non riesce a pagare le passività accumulate negli esercizi precedenti”. Così recita la Corte Costituzionale nella sentenza n. 4 del 2020 (relatore Aldo Carosi) in cui viene spiegato che “l’inidoneità delle anticipazioni a rimuovere situazioni di deficit strutturale deriva non solo dal contrasto con l’articolo 119, sesto comma, della Costituzione, ma anche da dati elementari dell’esperienza, secondo cui solo un investimento efficace può assicurare, attraverso positivi effetti sul patrimonio della comunità di riferimento, la compensazione con i debiti che si contraggono attraverso l’assunzione del prestito”.
“E’ del tutto evidente il fallimento politico-amministrativo della precedente Giunta – ha dichiarato il sindaco Tardani – che, su questo provvedimento, aveva improntato l’intera azione amministrativa. La scelta di uscire anticipatamente dal predissesto venne duramente criticata da me e dalle forze politiche di apposizione. Giudicammo allora una forzatura l’interpretazione della norma, tant’è che già la Corte dei Conti dell’Umbria in prima battuta bocciò il ricorso all’art 2 del D.L. 78/2015 da parte del Comune di Orvieto per intervenire sul disavanzo”.
Secondo le verifiche effettuate dagli uffici comunali, il disavanzo da coprire si aggira intorno ai 5 mln di euro . “Il pronunciamento della Corte Costituzionale ha riflessi su tutto il territorio nazionale e riguarda molti Comuni. Già ieri (mercoledì 29 gennaio, ndr), mi sono confrontata con il Presidente dell’ANCI Nazionale, Antonio De Caro affinché si richieda in tempi rapidi un provvedimento legislativo volto a tutelare i Comuni coinvolti. Allo stesso modo ho investito del problema i Parlamentari Umbri perché c’è bisogno di un forte sostegno”.
Secondo la Corte Costituionale ogni ente locale che abbia applicato le norme illegittime ai propri disavanzi “dovrà rideterminare correttamente i propri disavanzi e provvederà agli accantonamenti secondo le disposizioni vigenti al tempo di ciascuno dei pregressi esercizi”.
“In queste settimane stiamo lavorando alla definizione delle linee del Bilancio di previsione 2020 e del Pluriennale 2020/2023 – ha affermato dal canto suo l’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo – quindi l’adeguamento al disposto della sentenza della Corte Costituzionale comporterà di accelerare l’attività degli uffici e delle procedure al fine di adeguare tutti gli strumenti contabili”. “Fortunatamente il bilancio non è stato ancora definito entro i termini e ci stiamo lavorando. Negli ultimi anni in nome del rientro anticipato e del risanamento – ha aggiunto Pizzo – ingenti risorse erano state destinate a questo scopo piuttosto che investite per migliorare la qualità dei servizi della città. Erano state messe ‘zero’ previsioni di spesa per le manutenzioni. Se invece quei soldi fossero stati messi nell’ordinario avremmo evitato oggi tanti interventi straordinario più onerosi. I nostri uffici hanno già proposto una bozza di emendamento da sottoporre ai parlamentari c’è poi il decreto Milleproroghe. Terremo la stampa e i cittadini informati”.
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