Domenica 26 gennaio 2020 l’Associazione ambientalista Fare Verde ha organizzato la 29esima edizione della manifestazione nazionale “Il mare d’Inverno”.
Con lo slogan “C’è un mare di plastica di cui possiamo fare a meno”, Fare Verde ha denunciato, come fa da molti anni, l’invasione di questo materiale altamente inquinante. L’evento ecologista più longevo d’Italia, la prima edizione venne organizzata nel 1992, quest’anno ha ricevuto il Patrocinio della Commissione UE – Rappresentanza per l’Italia, la Camera dei Deputati, il Ministero dell’Ambiente e la Guardia Costiera.
“Anche quest’anno sugli arenili italiani abbiamo trovato di tutto – dichiara il presidente nazionale di Fare Verde, Francesco Greco – rifiuti abbandonati dai bagnanti durante la stagione estiva o portati sulla spiaggia dalle onde del mare. Il più invadente è la plastica, spesso presente in pezzi piccolissimi che sono mangiati dai pesci e vanno a inquinare la catena alimentare. A seguire le retine per mitili e il polistirolo, trovati in grandi quantità anche quest’anno su tutte le spiagge.” Da segnalare il record di presenze, 500 partecipanti, a Marina di Pietrasanta (LU), e la visita del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a Pescara. I volontari di Fare Verde hanno fatto un censimento dei rifiuti raccolti.
Tra gli oggetti più “strani” ritrovati si segnala: bastoncini cotton fioc e una barca in resina a Ostia Lido (RM), un motorino e un triciclo a Tarquinia (VT), tubi in plastica a Civitavecchia (RM), un giaccone e due paia di scarpe a Bari Palese, un materassino gonfiabile a Marina di Pisa, tre pneumatici a Pescara, uno scaldabagno a Gliaca di Piraino (ME).