Sabato 25 gennaio i ragazzi del Rotaract Club di Orvieto sono stati impegnati nel progetto “Dona una sciarpa” in collaborazione con la nota associazione orvietana “Diamoci una mano”, capitanata da Beatrice Casasole.
Il service “Dona una sciarpa” è nato con lo scopo puramente solidale, infatti i giovani rotaractiani alcuni giorni prima dell’incontro con l’associazione si sono messi in campo alla ricerca di indumenti di vario genere, promuovendo il messaggio altruistico attraverso i social network,al giorno d’oggi potentissimi strumenti di comunicazione. I nostri armadi sono pieni di maglioni, cappelli e pantaloni che per svariti motivi, uno tra tutti l’esser viziati tipico del nostro tempo, non vengono più utilizzati. Allora perché non donarli a chi ne ha veramente bisogno?
Il territorio orvietano seppur piccolo e dal sapore famigliare vede tristi pagine di disagio e di povertà da parte di molte famiglie sia italiane che straniere, che con mille difficoltà riescono a stento ad arrivare alla fine del mese. Un nobile gesto da parte della comunità potrebbe essere proprio quello di privarsi di un cappotto o di una felpa che magari abbiamo accantonato volontariamente nell’angolo più nascosto del nostro guardaroba. Madre Teresa di Calcutta diceva :<< Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore>>, porgere una mano a chi si trova in situazione di pauperismo significa prima di tutto essere un vero cittadino utile e attivo nell’ambito della collettività.
Alle ore 15:30 i ragazzi del Rotaract hanno svuotato i loro borsoni quasi come fossero dei Babbi Natale, tirando fuori moltissimi vestiti sia per adulti che per bambini, che le donne dell’associazione hanno provveduto a sistemare accuratamente in quel plesso arrangiato, che rappresenta la sede dell’associazione e in primis un faro di speranza per i più poveri. Già nelle prime ore del pomeriggio è stato possibile osservare fattivamente le attività della congregazione “Diamoci una mano” poiché diverse persone, tra cui mamme indigenti sono capitate per prendere abiti o seggioloni per i loro bambini. L’innata voglia di aiutare il prossimo assieme ad un sorriso sincero e spontaneo hanno fatto da cornice a quella fotografia, che ha concluso l’iniziativa, ma ha aperto le porte ad una futura e proficua collaborazione tra Rotaract Club e Beatrice Casasole, patron dell’associazione. (Clarissa Bellocci)