ORVIETO – Il presidente del Consiglio Comunale Umberto Garbini, nella mattinata di venerdì 17 gennaio presso la Sala delle Quattro Virtù del Comune di Orvieto, ha stilato il bilancio dell’attività dell’Assise Civica e delle Commissioni Consiliari nel 2019. Presente, la vice presidente del Consiglio Silvia Pelliccia. “Colgo l’occasione prima di fare un bilancio sull’attività svolta dal Consiglio Comunale – ha esordito Garbini – di ringraziare i dipendenti comunali per avermi accolto, dimostrando grande disponibilità e competenza. Un ringraziamento particolare lo rivolgo ai dipendenti comunali con cui collaboro quotidianamente: Daniela Volpi, Anna Antonini, Annalisa Fasanari e Luisa Borgna. Tengo a ringraziare anche i due vice presidenti del CC, il Consigliere Silvia Pelliccia per la maggioranza e il Consigliere Federico Giovannini per la minoranza, con i quali ho avuto un rapporto franco e diretto.
Affronterò un bilancio parziale dell’anno 2019 dato che la nuova Amministrazione e il neo-eletto Consiglio Comunale si sono insediati nel mese di luglio dell’anno appena concluso”.
“Il Consiglio Comunale – ha proseguito Garbini – ha una nuova conformazione con Consiglieri eletti per la prima volta che si amalgamano con Consiglieri che vantano una maggiore famigliarità, data da una riconferma sui banchi del Consiglio Comunale. In questa legislatura, in particolare, l’Assemblea può vantare la presenza di due ex primi cittadini, che siedono sui banchi della minoranza.
Il 2020 si presenta come l’anno in cui il Consiglio Comunale e io, come presidente, dobbiamo dimostrare la capacità di provare a risolvere problemi che si prolungano ormai da troppo tempo.
I Consiglieri con commissioni ad hoc dovranno affrontare modifiche del Regolamento e dello Statuto Comunale e prendere decisioni importanti anche sui Consigli di Zona. Le tematiche non riguarderanno solo il tecnicismo dell’assemblea o forme di rappresentanza, ma spero che il Consiglio ritorni ad essere l’emblema della centralità amministrativa per far emergere una nuova visione di città.
Il nostro organo con poteri legislativi avrà il compito da qui a cinque anni di dimostrare che l’Assemblea ha la necessità di ritornare ad essere il luogo di un dibattito alto e pragmatico, funzionale al fatto di dover affrontare le tematiche centrali del nostro tempo.
Questo discorso è rivolto a trasformare fattivamente un organo, che spesso sembra alienato dalla realtà, alla raffigurazione tangibile della città e delle sue problematiche più profonde.
Dal 27 giugno del 2019, giorno del mio insediamento, sono state convocate 8 sedute del Consiglio Comunale, adottati 34 atti deliberativi, presentate 19 Interrogazioni e 12 tra mozioni e ordini del giorno, per un totale di 73 atti esaminati dal Consiglio Comunale. Gli atti sono suddivisi tra quelli presentati dal Presidente del Consiglio Comunale e quelli presentati dall’Esecutivo. Nel resoconto dell’attività svolta nei primi sei mesi di questa consiliatura è poi contemplata la ricognizione sulla capacità di ogni gruppo di presentare atti in Consiglio e il quadro delle presenze dei Consiglieri alle sedute da cui emerge la loro partecipazione assidua”.
“Passando agli obiettivi del nuovo Anno – ha aggiunto – mi preme sottolineare alcune iniziative:
– la Visita nelle Scuole e nelle Carceri. In questo 2020 è mia intenzione visitare i luoghi che devono ricoprire un ruolo fondamentale di educazione del cittadino e rieducazione. Con queste parole mi riferisco alla mia volontà di visitare le scuole di ogni ordine e grado, dando fin da ora la mia disponibilità per iniziative di qualsiasi genere, e di entrare in contatto con le strutture che fanno della rieducazione un obiettivo. Sto parlando del mio interesse di visitare il Carcare, o meglio la Casa Circondariale di Orvieto, per ascoltare le necessità degli operatori del servizio e per dimostrare la vicinanza delle Istituzioni a chi sta intraprendendo un nuovo percorso di vita.
– Apertura del Palazzo del Comune. Conoscevo già il palazzo comunale, ma non mi ero mai soffermato ad osservare la bellezza e la simbologia dei particolari, che danno ancora più prestigio e lustro ad una struttura, simbolo fin dalla sua realizzazione dell’emblema del potere politico che si fronteggiava al potere del popolo e al potere della chiesa. Garantire la possibilità di aprirlo è abbastanza difficile, ma permetterebbe di far conoscere la collezione Gualterio, la maestosità della Sala del Consiglio e la raffinatezza delle linee della Sala delle Quattro Virtù dove siamo oggi, luogo di sintesi tra la pittura Ottocentesca e l’arte della falegnameria moderna.
– Riconsiderare i personaggi che hanno svolto un ruolo istituzionale nell’Assemblea. Sarebbe un piacere dare riconoscenza a tutti coloro che, occupando seggi nell’Aula Consiliare, dal 2° dopoguerra ad oggi hanno dato lustro con idee e progetti, contribuendo a consegnarci la città che oggi conosciamo e dimostrando grande lungimiranza nel prevedere modificazioni dell’urbanistica e, quindi, della società.
– È mio interesse avvicinare la città all’attività amministrativa, favorendo metodi che diano la possibilità di visionare interventi e sedute di Consiglio per avvicinare e coinvolgere maggiormente la cittadinanza. C’è una volontà da parte della presidenza di far partecipare il più possibile la città durante i consigli aperti, tali sedute devono però avere una funzionalità senza creare scontri fra cittadini e consiglieri.
Nella prossima convocazione del Consiglio Comunale, che si terrà la prossima settimana, sarà presentata e discussa la delibera sul caso TeMa“. “Sul caso TeMa – ha concluso Garbini – pare che ci sarà la gestione diretta del Comune su alcune cose e la volontà di sistema ciò che in precedenza non funzionava”.