Torna la rubrica del martedì di @ognilibrounviaggio la blogger che ci porta nel mondo dei comics. In questo primo articolo del 2020 ci parla del famossissimo Zagor. Conosciamolo meglio.
Articolo di @ognilibrounviaggio
Zagor è un personaggio dei fumetti ideato nel 1961 da Guido Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli) e realizzato graficamente da Gallieno Ferri, protagonista della omonima serie a fumetti pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore; la serie inizialmente era pubblicata in formato a strisce per poi passare nel 1965 sulla collana Zenith Gigante nel classico formato bonellide. Pubblicata ininterrottamente da oltre cinquant’anni la serie ha superato i 600 volumi venendo più volte ristampata. Il personaggio rappresenta uno dei più celebri tarzanidi italiani e fa parte della storia del costume italiano. Gli è stato dedicato un documentario nel 2013. Zagor, nella prima metà del diciannovesimo secolo si batte per mantenere la pace, proteggere le tribù indiane e dare la caccia ai criminali. Il vero nome di Zagor è Patrick Wilding. Suo padre Mike è stato un ufficiale dell’esercito ucciso insieme alla madre Betty dagli indiani Abenachi. Rimasto orfano vien adottato da uno strano trapper che vive nella foresta di nome Nathaniel Fitzgeraldson (detto Wandering Fitzy). Cresce cercando di vendicare la morte dei genitori ma scopre che suo padre si era reso responsabile della morte di indiani innocenti, motivo per il quale venne ucciso per vendetta dagli Abenachi dal bianco Salomon Kinsky.
Presa dimora in una capanna costruita su un isolotto circondato dalle sabbie mobili, in una palude della foresta di Darkwood, Zagor inizia la sua opera pacificatrice, mitizzato dagli indiani che lo credono uno spirito immortale e rispettato dai bianchi che ben ne conoscono le capacità. Vestito del suo inconfondibile costume rosso dalla foggia indiana, con il simbolo dell’Uccello Tuono sul petto, combatte per la Giustizia, usando la pistola, ma soprattutto una scure di pietra che maneggia con incredibile maestria. Agile, forte e atletico, Zagor sfrutta queste sue doti per far credere di essere un messaggero di pace del Grande Spirito. Non è un solitario e arrogante giustiziere: al contrario! Leale e generoso, nonché dotato di un animo vagabondo, Zagor ha numerosi amici ed è pronto ad accorrere, accompagnato dal fedele amico Cico, dovunque ci sia bisogno di lui. E guai ai malvagi che sentono echeggiare il suo grido di battaglia!
Strenuo difensore della foresta e dei nativi americani, le sue armi sono la pistola e una scure indiana fatta con una pietra arrotondatate si ritrova a fronteggiare rivolte indiane come invasioni extraterrestri e oltre agli abituali abitanti come indiani e trapper si possono incontrare Thug, Vichinghi, Eschimesi e creature fantastiche come vampiri, lupi mannari e altri personaggi.
Suo inseparabile compagno è il messicano Cico (il cui nome completo – anche se compaiono varianti infinite – è Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales), grassottello, basso, perennemente affamato, un po’ tonto, pauroso, ingenuo e protagonista di siparietti comici spesso causati dalla sua imperizia. Nonostante questo talvolta dimostra qualità nascoste in grado di stupire positivamente.
Le storie sono ambientate in un far west fantastico incentrate sulle avventure del personaggio noto anche come lo Spirito con la Scure sempre accompagnato dalla spalla comica Cico. Le storie, partendo da una ambientazione western, si caratterizzano per la varietà degli spunti, dei temi, dei personaggi e delle situazioni, con una notevole commistione di generi, dal western al fantasy alla fantascienza; si può definire come un fantawestern. Zagor vive nella immaginaria foresta di Darkwood ma con riferimenti reali situata vicino ai Grandi Laghi e al Canada nei primi decenni dell’Ottocento, Darkwood è un luogo di pura fantasia dove accadono fatti strabilianti; si mostra d’aspetto tipicamente paludoso nonostante sia ipoteticamente ambientato nel nord est degli Stati Uniti.
Con questi elementi che mescolano abilmente Tarzan, Davy Crockett e l’Uomo Mascherato, Sergio Bonelli, con lo pseudonimo di Guido Nolitta, ha dato il via, nel 1961, a una saga tuttora in evoluzione, che ha saputo conquistare i favori di un numeroso pubblico, grazie anche alla varietà delle storie che, partendo da una ambientazione western da Vecchia Frontiera e garantendo sempre e comunque abbondanti dosi di avventura, spaziano dai temi horror a quelli fantascientifici, dalla magia al giallo. Il personaggio è stato creato graficamente dall’abile mano di Gallieno Ferri.
@ognilibrounviaggio è una bookblogger attiva su Instagram. Collabora con autori e case editrici, ama leggere e recensire. La troveremo su LibroSì Lab ogni 15 giorni nella rubrica dedicata a fumetti, anime, manga.