La First Cisl Umbria sta seguendo con grande attenzione la vicenda Popolare di Bari e le implicazioni sulla Cassa di Risparmio di Orvieto. Il segretario regionale Francesco Marini, in collaborazione con il direttivo regionale della First Cisl Umbria e le rappresentanze sindacali di base della banca Orvietana, sta monitorando da tempo una vicenda che, per le numerose implicazioni socio economiche, ha in più occasioni impegnato il sindacato e, ancor più oggi, lo vede in prima fila al fianco dei clienti e delle decine di lavoratori coinvolti.
La situazione di incertezza e precarietà che da mesi interessa l’istituto di credito ha determinato grandi difficoltà al personale, che, solo per senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei clienti e dei propri impegni professionali, ha continuato ad operare con correttezza e serietà. L’accelerazione impressa in queste settimane dalle vicende legate alla capogruppo, dovrebbe far riflettere le parti sindacali tutte sul ruolo e le funzioni svolte dagli organismi di vigilanza, ai quali sono demandati compiti fondamentali.
È necessario lavorare per tutelare il personale dipendente, valutando la possibilità di una riorganizzazione interna, la gestione degli attuali sportelli e i servizi. C’è un aspetto diretto che riguarda la banca e un aspetto indiretto che non va sottovalutato e che può avere ripercussioni sul territorio e sulla sua economia. Motivo per il quale la vendita non dovrà essere una pura operazione finanziaria, ma un’operazione che rientri in una logica progettuale di sviluppo dell’intera area di interesse operativo della stessa banca. A tal proposito, confidiamo in un’attenta e responsabile posizione della Fondazione, che dovrà attenzionare in modo particolare le peculiarità territoriali e socio economiche in fase di contrattazione con il nuovo partner. La First Cisl Umbria ritiene fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni locali, sensibilizzando la comunità umbra tutta alla tutela di questo patrimonio, che difenderemo in ogni modo.
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