di Valentino Saccà
ORVIETO – La città di Orvieto sembra sempre più innamorata della filosofia, alla ricerca di un metodo di ragionamento più articolato delle odierne riflessioni piatte provenienti dal web. Ecco che a questo proposito torna “Orvieto In Philosophia” 3A edizione Decade Kantiana che si terrà nei prossimi 4, 5 e 6 dicembre. Nella mattinata di giovedì 28 novembre si è tenuta la conferenza stampa presso il CSCO.
Ha aperto l’incontro la nuova presidente del Centro Studi Città di Orvieto Liliana Grasso, la quale ha esordito sottolineando che “La mission del CSCO è quella di accrescere le competenze utili allo sviluppo sociale ed economico della Città e del Territorio circostante. Questo Festival è perfettamente in linea con la nostra ambiziosa mission. Oggi siamo abituati a una forma di ragionamento banalizzata dall’utilizzo dei social, quindi è importante ritornare a pensare in modo più approfondito e strutturato, e “Orvieto in Philosophia” è un occasione fondamentale a questo proposito. La filosofia viene impiegata anche nelle aziende perchè serve a creare una modalità di ragionamento maggiormente complessa e profonda e questo festival ci dimostra quanto sia aderente alle esigenze contemporanee”.
Mentre il sindaco Roberta Tardani, portando i saluti istituzionali, ha sottolineato “l’importanza di questa iniziativa, capace di generare – soprattutto negli studenti e nei giovani della nostra comunità – uno stimolo fortemente positivo all’esercizio del ‘pensiero critico’ applicato all’interpretazione dei fenomeni della contemporaneità“. “Sono felice di vedere che a Orvieto c’è un rinnovato interesse per la filosofia – è intervenuto il professor Franco Raimondo Barbabella – perchè è un evento rivolto a tutti i cittadini e in particolar modo ai giovani. Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio per il contributo economico, il CSCO e l’Unitre per il sostegno, le dirigenti scolastiche e i docenti che hanno aderito e i relatori per l’estrema disponibilità concessaci. La struttura del programma è semplice, focalizzando l’attenzione sul lavoro svolto dalle scuole sul tema di quest’anno che riguarda la libertà nel pensiero kantiano”.
“Ogni anno – ha proseguito Barbabella – si riflette intorno ad un tema, le scuole partecipano all’incontro con un’importante figura. Una ‘lectio magistralis’ che prevede l’interazione da parte degli studenti. Referente scientifico è Massimo Donà (Università San Raffaele di Milano). A ciascuna delle due precedenti edizioni hanno partecipato circa 600 persone. Quest’anno abbiamo avuto maggiore difficoltà a trovare risorse economiche, quindi ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che ci consente di proseguire.
Quest’anno si discuterà di libertà declinata nell’accezione kantiana, nel rapporto con la verità, con l’etica e la politica. Anche questo è un anno di transizione. Mi auguro che l’anno prossimo diventi davvero un evento cittadino, inserito nel programma ufficiale delle manifestazioni culturali ricorrenti. Già c’è un’idea presentata all’Amministrazione, ovvero che da novembre a dicembre questo festival possa essere legato al jazz collegandosi, in modo originale, con Umbria Jazz Winter. Un’idea che andrebbe presa in seria considerazione”.
“Per questa terza edizione che mette insieme soggetti diversi, coinvolgiamo cinque scuole: l’Istituto d’Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale di Orvieto, l’Istituto d’Istruzione Superiore Scientifica e Tecnica, il Liceo Scientifico ‘G. Galilei’ di Terni, l’Istituto Omnicomprensivo ‘L. da Vinci’ di Acquapendente, l’IISS ‘Carlo Alberto Dalla Chiesa’ di Montefiascone. Coinvolgiamo inoltre cinque università: Vita – Salute San Raffaele di Milano, Padova, Bologna, Perugia e Napoli ‘Federico II’. Ringrazio l’Azienda vitivinicola Argillae della Famiglia Bonollo ed il Caffè Montanucci, presso il quale terremo la sera di giovedì il Caffè Filosofico, con la partecipazione dei relatori che avranno animato il dibattito pomeridiano. Un ringraziamento particolare, infine, alla Sezione di Accoglienza Turistica ed Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera dell’IISACP di Orvieto che curerà l’accoglienza nelle varie location del Festival e l’organizzazione di una cena su prenotazione, per i relatori e i docenti, presso la sede dell’Istituto intitolato al concittadino Luca Coscioni. Ringrazio il CSCO e tutti coloro che rendono possibile questo evento e le dirigenti Cristiana Casaburo e Rita Carmela Vessella per quanto fanno nella scuola. Abbiamo costruito una rete di amicizia importante. Malgrado i budget contenuti”.
“Come presidente dell’Unitre – ha preso parola Riccardo Cambri – sono molto orgoglioso di sostenere ancora una volta questo festival, e sottolineo la soddisfazione di vedere sempre tanti iscritti ai corsi di filosofia a Palazzo Simoncelli, tenuti dal professor Barbabella. La Decade Kantiana è figlia del corso svolto dal professor Barbabella all’Unitre, giunto quest’anno alla quinta edizione. Trovo bello e stimolante il ‘ponte’ con la musica jazz, senza tralasciare la musica classica. Penso a Bach”. Da parte sua, Rita Carmela Vessella, dirigente scolastica IISST ha sottolineato che “L’importanza dell’iniziativa rivolta agli studenti perché in questa epoca del web la filosofia deve insegnare agli studenti a pensare”, mentre Cristiana Casaburo, dirigente scolastica IISACP ha aggiunto “Mi piace pensare che alla base di tutto ci sia lo progresso del pensiero critico, che va sviluppato ed inserito in tutte le attività di studio o professionalizzanti e che porta necessariamente ad un mondo migliore. Nel mondo greco, il pensiero filosofico era alla base. Forse dovremmo tornare a farlo. Non è necessario solo a chi si approccia allo studio delle materie classiche, ma anche al pragmatismo. Essendo alla guida dell’Istituto da questo anno scolastico, è la prima volta che sono presente a questa esperienza, e mi fa particolarmente piacere collaborare”.