Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all’isola che non c’è
Il racconto di Alessandro Chiozza, e-runner
Non dobbiamo inseguirli. Né decidere di star dietro ai sogni che abbiamo. Come per rispetto, o cortesia o forse paura. Non dobbiamo guardargli le spalle. Senza saperne lo sguardo e il colore degli occhi.
Davanti piuttosto. Per tracciargli la strada. Dobbiamo precederli, allora. E orientarli e guidarli. Trainarli, se serve. O forse portarli per mano con la cura che chiede tutto ciò che è prezioso.
E camminando creare lo spazio, scavare nel tempo, cercare risorse. E costruire percorsi che conducano a guardare lontano. A mettere a fuoco nuovi orizzonti.
Dobbiamo proteggerli e non lasciarli scappare. Difenderli perché non ci vengano tolti. Scolpirli perché restino eterni. Per scegliere il tempo e decidere il luogo della loro trasformazione.
E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle br />
Forse è ancora più pazzo di te
Edoardo Bennato, L’isola che non c’è, Sono solo canzonette, Ricordi, 1980
Alessandro Chiozza è nato nel 1962, in agosto; romano, tifoso e soprattutto tre volte padre, è laureato in Pedagogia ed è ricercatore per professione ormai da trenta anni. Ha tre grandi passioni: il running, il trekking e la fotografia. A queste si è aggiunta ormai da qualche anno la scrittura: prima i racconti, poi la cura di un blog, ma anche l’esperienza di scrittura collettiva. Nel 2018 ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti, “Di corsa e altre storie”, edito da L’Erudita.
Puoi seguirlo anche su Instagram @alessandro_chiozza