Il sindaco Alessandro Giulivi e l’intera città di Tarquinia partecipano commossi alla scomparsa di Maria Pia Tavazzani Fanfani, morta a Roma all’età di 97 anni. Nella sua lunga vita si è sempre dedicata agli ultimi, anche grazie alla sua partecipazione nella Croce Rossa Italiana di cui ne divenne il Presidente del Comitato nazionale femminile. Scrittrice, fotografa, staffetta partigiana, ha messo il suo impegno a favore degli indigenti per farli uscire dall’emarginazione sociale. Ha documentato e portato aiuti in tutto il mondo: Vajont, Mali, Grecia, Colombia, Armenia, Serbia, Somalia, Rwanda, Niger solo per citarne alcuni. Tanto che nel 1993 è stata insignita della nomina a Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica.
Quando, rimasta vedova, sposò il Presidente Amintore Fanfani, la sua austera ma empatica e partecipata presenza la fece diventare la prima first lady della Repubblica, ma Donna Maria Pia amava definirsi piuttosto “una donna che fa assistenza e opere di solidarietà, una moglie che segue il marito e con un senso della famiglia profondissimo”. Ha incontrato i potenti del mondo e ne ha visitato gli angolo più disparati ma l’insegnamento più profondo lo ha ricevuto da Madre Teresa di Calcutta. Amava dire che “se tu mandi qualcuno, i tuoi piedi riposano ma se vai tu è il tuo cuore che riposa. Continuerò a camminare con quanta forza avrò incontro a chi ha bisogno di me per sconfiggere l’indifferenza, l’arroganza, l’ingiustizia.”
Aveva scelto Tarquinia per trascorrere parte del suo tempo, per trovare nuove energie da spendere nei suoi progetti. Tanto che nel 2004 il primo cittadino le conferì un premio per le sue opere umanitarie e per il legame con la nostra Città che l’ha resa parte integrante della comunità cittadina. La sua eredità rimarrà a memoria ed esempio di tutti.
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