Recensione di @ilariaticonsigliaunlibro
Siamo a Verona, protagonisti due innamorati, le loro famiglie si fanno la guerra da tanto tempo. Sto parlando di Romeo e Giulietta? No, ma quasi. I protagonisti di questa storia d’amore sono Lorenzo e Guido, due ragazzi che provengono da due famiglie che si contendono il primato delle aziende vinicole di Verona. Lorenzo si intende di vini ma non ha una laurea in materia, ciò che sa lo ha imparato sul campo dalla famiglia. Così sente il bisogno di assumere qualcuno che può aiutarlo nella gestione dell’azienda, qualcuno di preparato e sul quale può fidarsi ciecamente. Guido ha tutte le carte in regola per essere assunto, si intende di vini, si è laureato in America in una Università prestigiosa, ha solo un difetto, è figlio degli acerrimi nemici della sua famiglia. Lorenzo però vuole fidarsi di Guido, si sente di dargli una chance a costo di litigare con la propria famiglia. I due iniziano a passare molto tempo insieme, dovrebbero diffidare dall’altro invece si sentono sempre più attratti, irrimediabilmente.
“Si sente così dipendente dalla sua presenza che ha tenuto il fiato sospeso per tutti i giorni in cui non si sono visti. Gli sembra di aver ricominciato a respirare solo ora. Prova a ricordarsi che dovrebbe odiarlo. Ci sono tante cose che non gli piacciono di lui. La famiglia, anzitutto, i modi di fare così megalomani in secondo luogo, il fatto che possa permettersi esattamente tutto, quando invece lui si è dovuto sudare la propria preparazione finendo per essere un suo dipendente. Lorenzo è tutto ciò che non ama: è viziato, figlio di papà, non è preparato nel proprio lavoro – non come dovrebbe almeno – e si comporta come se fosse Rockefeller.”
Come si suol dire al cuore non si comanda e i due ragazzi non possono negare i propri sentimenti, l’attrazione e il feeling che li lega.
Non si può non tifare per Guido e Lorenzo, per la loro storia d’amore perché l’amore non segue le leggi della famiglia di appartenenza, dell’età, del colore della pelle, di genere, l’amore segue solo le leggi del cuore. L’amore è anche coraggio, coraggio di amare chi si vuole, alla luce del sole alla faccia dei pregiudizi. L’autrice mi ha fatta sognare con questo suo libro, è la prima volta che leggo una storia M/M e non sarà l’ultima perché l’amore è sempre amore e appartiene a chi lo prova senza distinzioni. La prosa della Ascione è fresca, scorrevole e di impatto. Lecitazioni tratte da Romeo e Giulietta alla fine di ogni capitolo impreziosiscono notevolmente il racconto esaltandolo.
“GIULIETTA: Che c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa avrebbe con qualsiasi nome un profumo altrettanto dolce. Così, Romeo, se non si chiamasse Romeo conserverebbe quella rara perfezione che possiede senza quel titolo. Lascia il tuo nome, Romeo, e in cambio del tuo nome che non è parte di te, prendi tutta me stessa.“
L’autrice ha creato due bellissimi personaggi con Giulio e Lorenzo. Il primo è serioso, pacato, meticoloso e riflessivo mentre Lorenzo è giocoso, impulsivo, stravagante. Ho apprezzato molto i dialoghi tra i due, mi hanno fatta emozionare, divertire e appassionare alla loro storia.
Consiglio la lettura di Chiamami soltanto amore a chi crede che l’amore possa vincere su tutto!
Chiamami soltanto amore di Margherita Ascione è pubblicato anda More Stories.
@ilariaticonsigliaunlibro. Nel suo blog si presenta così: “Mi chiamo Ilaria e sono dottoressa in psicologia clinica in procinto di abilitarmi alla professione di psicologa. Per ora faccio la mamma ed è un lavoro a tempo pieno. Le mie passioni più grandi sono la lettura e la psicologia e quando le posso unire vado in estasi.” Seguila sui suoi canali social: Instagram Facebook, Pinterest, Goodreads e sul suo blog. L’appuntamento su LibroSì Lab con le sue recensioni e interviste che strizzano l’occhio alle novità e autori emergenti è ogni quindici giorni, di lunedì.