“Mi alzo sempre con il sorriso. Certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza.”
di @paolacatalano
Fiorire d’inverno, non è un romanzo o una biografia… Sono “ricordi di luce” ed ombre che Nadia Toffa ha deciso di condividere e attraverso i quali si racconta mostrando quello spirito combattivo che l’ha sempre contraddistinta, spingendola a cercare situazioni estreme che potessero liberare adrenalina allo stato puro, spinta non dall’incoscienza ma da quella forza interiore che le assicurava di potercela fare. Durante la rievocazione di ricordi personali mostrerà sopratutto quel suo lato debole che ha sempre tenuto nascosto, allontanando tutto e tutti, e porterà il lettore a riflettere sul presente, molto più importante di un futuro incerto.
Fiorire d’inverno lascia il lettore senza fiato provocando emozioni contrastanti e sotto molti aspetti strazianti. Le pagine scorrono veloci ma in modo così delicato da permettere a chi le sfoglia di entrare nel mondo di Nadia con grande sensibilità; un mondo in cui la protagonista affronta ogni situazione con il coraggio di una guerriera silenziosa, pronta a tutto anche ad abbandonare questo mondo, ma soddisfatta di aver vissuto intensamente, senza rimpianti o rimorsi.
Un grido silenzioso quello di Nadia, che non mira a dimostrare quanto sia facile sconfiggere la malattia e quindi ad uscirne vincitori, ma spinge gli animi e i cuori spaventati a reagire e combattere contro quel male che si diverte a scagliare le sue frecce a caso, senza curarsi di chi sia il bersaglio.
Nadia con il suo racconto affronta anche un altro tema molto importante: l’accettazione dei propri limiti, aiutando a comprendere quanto sia importante fidarsi del prossimo sopratutto quando si è convinti di saper far tutto e di poter arrivare ovunque esclusivamente con le proprie forze e ci si ritrova a dover affrontare un destino beffardo che ha deciso di scagliare la sua carta più nera. In quel caso non si può far altro che arrendersi e abbandonare ogni idea o preconcetto per aprire il proprio cuore, affidando totalmente anima e corpo a qualcun’altro, senza paura di perdere, di soffrire, o di sbagliare.
Per questo, credo che le sue parole non siano per tutti ma solo per chi ha la sensibilità di affrontare il percorso di una guerriera sopravvissuta senza giudicare e la forza necessaria per arrivare fino in fondo.
Paola Catalano: blogger di Le Pagine del cuore, si presenta così: “Mi chiamo Paola, sono una mamma, una moglie, una sognatrice e un’inguaribile romantica. Amo l’handmade, la musica, lo zucchero filato, i film sdolcinati ma sopratutto leggere, leggere tanto e scrivere… scrivere tanto. Ho pubblicato il mio primo romanzo “Allora mi ami” Seguila anche su Instagram @paolacatalano