Sabato 16 novembre, alle ore 10, presso la sala Pieri dell’episcopio di Orvieto sarà presentato il decimo numero del bollettino diocesano Colligite fragmenta, alla presenza del vescovo monsignor Benedetto Tuzia e del direttore scientifico professor Mario Tosti, mentre i lavori saranno introdotti da don Alessandro Fortunati delegato vescovile per la cultura.
Il bollettino ha raggiunto il suo primo decennio di attività, dedicando attenzione prevalentemente alla conoscenza del passato, con lavori, si spera, di buon livello scientifico, come le vicissitudini attraversate dalla chiesa di Orvieto Todi all’epoca dell’Unità d’Italia ma ha registrato in altre monografie anche avvenimenti di grande spessore spirituale per la vita della diocesi, come il Giubileo straordinario del 2013-2014 per la ricorrenza del 750° della Bolla Transiturus, e il Giubileo indetto da papa Francesco nel 2016 per celebrare la Misericordia di Dio.
Nelle tre sezioni (storia, arte e cultura) in cui si divide il decimo numero sono ospitati studi, riflessioni e approfondimenti senz’altro utili ad arricchire tanti aspetti della conoscenza. Gli argomenti spaziano dal modo con cui la chiesa ha dato risposte alla povertà materiale degli uomini, al modo con cui alcuni vescovi e presbiteri hanno gestito il proprio ruolo di guida della chiesa locale o hanno, in altri casi, vissuto nella santità la propria condizione monastica, o più semplicemente il proprio ruolo nel mondo nella ricerca della perfezione creando opere di provata utilità nel campo della cultura e dell’arte.
Vi ha trovato spazio anche la ricorrente ricerca intorno alla figura di Pietro da Praga. Alcuni studi affrontano l’impronta spirituale lasciata da artisti in alcune chiese del territorio diocesano e suggeriscono con quale efflatus dell’animo affrontare oggi la realizzazione di una rappresentazione sacra.
Altri infine tirano fuori dalle fonti archivistiche il modo di gestire i crimini da parte del tribunale ecclesiastico o l’esercizio della pietà verso le anime del Purgatorio in attesa della visione di Dio. (Claudio Urbani)