In una nota, Giuliano Santelli, coordinatore della Funzione Associata, sottolinea come in questi anni anche nel nostro territorio sia cresciuta la cultura della protezione civile. La valorizzazione dei diritti civili, e in particolare la tutela della vita, sono temi fondamentali del sistema sociale del nostro Paese: la cultura di protezione civile ne è naturale espressione.
La Protezione Civile è somma di attività per la salvaguardia della vita, dell’ambiente e degli insediamenti, ma soprattutto una rete sinergica di rapporti tra soggetti diversi la cui funzione è anche quella di diffondere la cultura della sicurezza, della solidarietà, del rispetto, della cittadinanza attiva e del senso civico.
Tra tutte le realtà coinvolte nella diffusione di questi temi, la scuola è la più sensibile e disponibile: veicolare ai più giovani il messaggio di solidarietà, partecipazione, condivisione, rispetto, sicurezza, rappresenta un importante investimento culturale e sociale. Il traguardo di una collettività sempre più partecipe, più coinvolta nella vita pubblica, più sensibile a fenomeni e mutamenti dei contesti naturali e sociali, più consapevole del suo ruolo attivo non può prescindere dal coinvolgimento del mondo della scuola. Dura e significativa è stata per l’intero Servizio Nazionale l’esperienza del terremoto che nel 2002 ha colpito la scuola di San Giuliano di Puglia con la scomparsa di 27 bambini e di una maestra. Da quel momento, il Dipartimento ha intensificato il suo impegno al fianco delle istituzioni competenti per la sicurezza degli edifici scolastici.
In questo quadro si inseriscono le attività di informazione e diffusione della cultura di protezione civile che, da sempre, il Dipartimento della Protezione Civile promuove, come da suo mandato istituzionale, presso gli enti locali e territoriali, per accrescere la sensibilità della collettività sui temi di autoprotezione e tutela del territorio. Anche nel territorio della Funzione Associata si è lavorato per promuovere ulteriormente cultura di Protezione Civile, basti pensare a quanti ragazzi in questi anni hanno partecipato ai campi scuola o ad altre iniziative promosse congiuntamente dai Comuni e dal Volontariato, quest’ultimo spina dorsale del sistema.