Dopo la lettera inviata al Sindaco da Francesco Barberini, la delibera presa dal Consiglio dei Giovani il 10 settembre e la discussione avvenuta nella Commissione Ambiente, nella seduta del 18 ottobre 2019 il Consiglio Comunale di Acquapendente ha deliberato, con consenso unanime, la Dichiarazione di emergenza climatica ed ambientale. La Dichiarazione non è un atto puramente formale ma contiene una serie di impegni che si dovranno concretizzare nell’attività amministrativa.
Questo il testo della Dichiarazione:
PREMESSO CHE
– Il 15 marzo e il 24 maggio 2019 si è tenuto lo Sciopero Globale per il Futuro, giornata di mobilitazione mondiale contro i cambiamenti climatici, promossa dal movimento Fridays For Future, che ha visto la mobilitazione di milioni di persone nel mondo.
– I Governi non hanno fatto e non stanno facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici in corso, mentre questi dovrebbero essere la priorità dell’agenda politica delle istituzioni che governano questo Paese.
– Per riconvertire ecologicamente la nostra economia occorre la partecipazione di tutti.
– Ognuno di noi deve accettare di modificare alcune abitudini per non doverle poi modificare tutte, perché i cambiamenti climatici, se non debitamente affrontati, porteranno ad un mondo poco ospitale per l’uomo.
– Dobbiamo attenerci al concetto di Giustizia Climatica, partendo dal paradosso che i Paesi più colpiti da catastrofi ambientali siano quelli in via di sviluppo, mentre le energie fossili sono state consumate principalmente dalle nazioni industrializzate e che queste ultime ora devono contribuire ad aiutare i Paesi più poveri.
CONSIDERATO CHE
– L’Accordo di Parigi del 2015 sul clima, sottoscritto da 192 Nazioni tra cui l’Italia, impegna gli Enti Territoriali a porre in essere tutte le misure per contrastare il surriscaldamento del Pianeta ed in particolare a:
1) intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni;
2) costruire resilienza e ridurre la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
– Senza azioni immediate, concrete e risolutive, le emissioni di CO2 e degli altri gas climalteranti provocheranno un aumento della temperatura globale superiore ai 3 gradi centigradi entro il 2100, con effetti devastanti sull’ecosistema terrestre e sulla specie umana.
VISTO
– L’ultimo rapporto dell’IPCC (intergovernment Panel of Climate Change) secondo cui l’umanità ha tempo solo fino al 2030 per limitare l’incremento – pur sempre dannoso – di temperatura a 1,5 gradi, ed evitare danni irreversibili al pianeta.
DATO ATTO CHE
– Il Comune di Acquapendente già lavora con efficacia in questa direzione attraverso:
1) La raccolta differenziata dei rifiuti urbani che ha raggiunto il 72% nell’anno 2018
2) L’avvio del progetto per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici
3) L’avvio sperimentale del divieto dell’uso di plastica usa e getta nelle manifestazioni pubbliche
4) La predisposizione e realizzazione di progetti di efficientamento energetico degli edifici comunali
5) La predisposizione e realizzazione del progetto di riqualificazione e ottimizzazione della pubblica illuminazione dell’intero territorio comunale
ALTRESÌ RICONOSCIUTO CHE
– Per limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi è necessaria (come ci chiedono gli scienziati) una riduzione delle emissioni molto maggiore a quella oggi prevista (meno 45% di emissioni di CO2 al 2030 e zero emissioni al 2050).
IMPEGNA IL SINDACO
– A dichiarare lo Stato di Emergenza Climatica e Ambientale
E IMPEGNA LA GIUNTA
– A predisporre entro 6 mesi iniziative che vadano nella direzione delle considerazioni fatte sopra, in particolare per:
1) Adesione al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia
2) Redazione del PAESC (Piano d’azione energia e clima) per lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e per la riduzione di emissioni di CO2
3) Ulteriore miglioramento della raccolta differenziata (obiettivo di breve-medio periodo 80%)
4) Incentivazione all’uso di auto elettriche (parcheggi gratuiti e riservati nel centro storico, circolazione nelle zone ZTL, ecc.)
5) Eliminazione totale della plastica usa e getta nell’ambito delle manifestazioni pubbliche
6) Piantare un albero per ogni bambino che nasce
7) Piano per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento
8) Graduale sostituzione dei mezzi scuolabus con veicoli elettrici o a metano
IL SINDACO, LA GIUNTA E IL CONSIGLIO SI IMPEGNANO POI
– A intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro risoluzione
– A farsi parte attiva presso il Governo e la Regione perché prendano provvedimenti analoghi.