Riceviamo dall’ex presidente del Csco Matteo Tonelli e pubblichiamo:
Nonostante sia trascorso ormai quasi un mese dalle dimissioni del Consiglio di Amministrazione del Centro Studi Città di Orvieto, peraltro ampiamente annunciate da tempo, mi vedo costretto ad intervenire tuttora come Presidente, perché come previsto dalla legge l’amministratore dimissionario resta in carica seppure con una funzione puramente formale fino a che non sarà insediato il nuovo in sostituzione.
Perciò in questa fase di prorogatio io, da ex presidente, mi trovo attualmente senza un Consiglio di Amministrazione, senza alcun potere gestionale ma, per contro, con tutte le responsabilità connesse alla legale rappresentanza della Fondazione.
Io come è già noto ho deciso di non fare parte del prossimo Consiglio di Amministrazione del Centro Studi, una decisione dettata esclusivamente da mie valutazioni personali dopo aver ricevuto la proposta di continuare a farne parte, e per questo non mi interessa conoscere i motivi sottostanti al protrarsi della decisione sulle nomine dei prossimi Amministratori. Quello che invece mi interessa e mi preme segnalare ancora una volta nell’interesse del Centro Studi al quale bene o male mi sono dedicato seriamente negli anni del mio mandato, è l’urgenza di ripristinare l’organo di governo, perché il protrarsi di questa incertezza comporta certamente effetti negativi sulla struttura.
Noi sin dallo scorso aprile quando anticipammo la nostra volontà di metterci a disposizione della nuova Amministrazione, poi in tutte le comunicazioni inviate al Comune e successivamente anche io personalmente in varie occasioni, abbiamo sempre messo in evidenza la necessità di non lasciare per troppo tempo il Centro Studi senza un organo di governo nel pieno dei suoi poteri.
Sono passati quattro mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, possono sembrare pochi ma in una situazione come la nostra di equilibrio finanziario da dover gestire quotidianamente sulla linea di galleggiamento, con risorse al limite della sopravvivenza, quattro mesi sono un periodo lunghissimo tanto è vero che, come più volte ho segnalato nelle ultime settimane anche all’Amministrazione comunale, iniziano a manifestarsi alcune criticità che senza l’attuale condizione di inerzia sarebbero state invece facilmente risolvibili visto che negli anni scorsi con un Consiglio efficiente ne abbiamo risolte di ben peggiori.
Nell’interesse della Fondazione Centro Studi che a tutt’oggi mio malgrado rappresento considero mio dovere rivolgere ancora una volta l’esortazione alla Politica cittadina, tutta, perché se veramente ha a cuore le sorti del Centro Studi provveda a ripristinarne velocemente la piena e corretta gestione, perché se si dovesse protrarre per altro tempo il vuoto di governo si potrebbero verificare a cascata altre criticità, con il rischio concreto di compromettere il lavoro fatto in questi anni.