Che piccolo, miserabile taccuino. Ma quest’anno mi sono ripromessa di scrivervi regolarmente
credits fotografici: Giorgia Negrini @leggere_e_rileggere
Questo è l’incipit di “A me stessa” di Katherine Mansfield edito da Lanfranchi a cura di Alessandra Salvini, una raccolta di diari che l’autrice ha realizzato nel corso della sua breve vita. La Mansfield muore prematuramente a 34 anni e lascia tanti testi incompiuti, appunti e taccuini che diventano fondamentali per ricostruire la sua storia, il suo carattere e la sua personalità. Arguta, brillante questa donna straordinaria alterna stati d’animo differenti: da una parte il senso di solitudine e l’impotenza verso la malattia che la consuma, dall’altra la felicità nel momento in cui riesce a dimostrare il suo amore per il suo lavoro. A contatto con la natura e in giornate soleggiate, le crisi di pianto lasciano il posto all’euforia per la sua produzione artistica.
Una lettura molto interessante per approfondire lo studio di una virtuosa figura femminile del Novecento, che con i suoi ultimi scritti dimostra di aver acquisito una maggiore consapevolezza di sé e una perfezione formale degne di nota. A mio avviso, molto azzeccata la scelta della copertina: semplice, sobria. La protagonista indiscussa è Katherine Mansfiled che racconta di se stessa …. Non serve altro.
Curiosità: Katherine Mansfield era cugina di Elisabeth von Arnim. Due grandi donne scrittrici!!!
La vita. Katherine Mansfield (1888-1923), neozelandese di nascita, fu, con i suoi limpidi e intensi racconti, una delle voci più originali della scena letteraria inglese tra le due guerre. Arrivata giovanissima in Inghilterra, entrò ben presto a far parte di quella fervente cerchia di artisti e intellettuali tra i quali spiccano i nomi di D.H. Lawrence, al quale la Mansfield fu legata da un profondo e spesso turbolento rapporto di amicizia, e soprattutto quello della sua grande contemporanea – amica e rivale – Virginia Woolf. Alla sua morte, avvenuta prematuramente all’età di trentaquattro anni, Katherine lasciò un’enorme quantità di manoscritti privati – appunti, brani diaristici, lettere non spedite, riflessioni, citazioni, abbozzi di racconti, poesie e molto altro – che riempiva una cinquantina di taccuini più una quantità imprecisata di carte sparse.
Leggere e Rileggere è il blog in cui Giorgia Negrini legge, recensisce e parla di libri e librerie. Con i suoi profili Istagram e dalla pagina Facebook facendoci innamorare della lettura con splendide immagini e stories. Booklover, bookeater dice di lei “Leggere è da sempre la mia grande passione, laureata in Lingue e Letterature Straniere, mi piace condividere con altri questo mio amore per la lettura”. Seguila su Instagram @leggere_e_rileggere e Facebook e sulla Pagina facebook @leggereerileggere. Ha fatto parte dei 300 Lettori del Premio Campiello 2019. Tra le sue collaborazioni Radio Latte e Miele la citazione nella rubrica Instantanee su Corriere La Lettura
Per LibroSì Lab cura la rubrica #leggereerileggerecongiò