VITERBO – Lo staff di Tesori d’ Etruria è pronto ad accogliere e trasportare i visitatori nel mondo dei Cavalieri Templari attraverso una vasta serie di attività e percorsi emozionali che ammaliano grandi e bambini in occasione dell’apertura, a Viterbo, del Museo Storico Didattico dei Cavalieri Templari, che si terrà sabato 7 settembre. Una nuova spettacolare realtà che va ad arricchire l’offerta di Tesori d’Etruria e la sua Viterbo Sotterranea, diventati ormai un vero e proprio punto di riferimento culturale e di intrattenimento nel capoluogo della Tuscia e nel centro Italia.
Come ben si sa, la nascita dell’ordine dei Cavalieri del Tempio si colloca nella Terra Santa, al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata del 1096. In quel periodo le strade della Terra Santa erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, spesso assaliti e depredati. Intorno al 1118 un piccolo gruppo di cavalieri fondò il nucleo originario dell’ordine templare, con il compito di assicurare l’incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L’ordine fu ufficializzato nel 1128, assumendo una regola monastica, grazie a Bernardo di Chiaravalle.
I Templari e Viterbo, un binomio imprescindibile, con molti punti di contatto fin dall’origine dell’Ordine, una sorta di primogenitura templare di Viterbo in Europa. Tutto ciò soprattutto grazie a papa Eugenio III, in esilio, più di una volta, da Roma a Viterbo. Proprio qui, nel 1145, papa Eugenio III, con la bolla Militia Dei, dà la possibilità all’Ordine Templare di raccogliere decime, tasse di sepoltura ed altri pagamenti.
Nello stesso anno, sempre da Viterbo, Eugenio III, con la bolla Quantum Praedecessores, dà inizio alla seconda Crociata, appena saputo che la città assira di Edessa era caduta in mano al temibile Imad al-Din Zengi che, con la presa di Edessa, voleva rispondere e contrastare l’ammaliante azione predicatoria messa in atto da Bernardo di Chiaravalle.
A Parigi, 2 anni dopo, Eugenio III presiede il capitulum generale di 130 Cavalieri Templari sotto il comando di Evrard des Barrès. Terminato il capitulum generale, Eugenio III ufficializza l’adozione della croce patente quale simbolo dei Templari, che già utilizzano quella patriarcale, consegnata trent’anni prima da Varmondo di Picquigny, patriarca di Gerusalemme, ai primi Templari. La croce patente assume un significato particolare solo tra i Cavalieri Templari che la adottano come emblema.
Queste e tante altre storie sui monaci-guerrieri, che fondono la storia dei Cavalieri Templari con il mito, potranno essere scoperte dai visitatori in un affascinante viaggio nel tempo con la visita al museo storico-didattico dei Cavalieri Templari a Viterbo Sotterranea.
Il percorso della Viterbo Sotterranea
Viterbo sotterranea è composta da un reticolo di gallerie che si estendono sotto il centro storico e conducono fin oltre la cinta muraria. Il percorso è completamente scavato nel tufo, una roccia vulcanica che caratterizza il paesaggio interno del viterbese.
L’origine dei cunicoli è antichissima. Stando ad alcune accreditate teorie, avanzate da studiosi e archeologi, il primo taglio nel tufo risale a epoche pre-etrusche. E nel periodo etrusco, poi templare, questi luoghi assunsero la conformazione attuale: alzati, allargati ed allungati, i tunnel sotterranei diventarono un autentico labirinto.
I passaggi segreti e rituali, secondo alcuni studiosi, servivano a mettere in comunicazione le strutture sacre nei primordi etruschi della nascente Surna, oggi Viterbo.
Nel periodo templare, invece, alcune gallerie conducevano verso le uscite principali della città e assicuravano le vie di fuga in caso di pericolo o di assedio.
Aperto al pubblico il nuovo percorso sotterraneo Etrusco e Templare
Aperto completamente al pubblico il nuovo spettacolare percorso di Viterbo Sotterranea. Ambienti di grande suggestione che ammaliano il visitatore.
Il percorso Sotterraneo emoziona e stupisce i visitatori non solo per la grandezza degli spazi, ma anche per la suggestione che gli stessi evocano grazie alla loro antica storia.
Dai cunicoli pre-etruschi a quelli dei cavalieri templari, dai “butti” medioevali agli antichi passaggi pre-etruschi, fino ad arrivare in un ambiente di grande fascino: il più antico luogo di culto, sotterraneo, del centro storico di Viterbo.
Il circuito ipogeo di Via Chigi fu scavato all’interno della più caratteristica formazione vulcanica dell’apparato di Vico: il Tufo rosso a scorie nere (Ignimbrite c). Il termine ignimbrite deriva dal greco: ignis (fuoco) e imbris (pioggia), e descrive le modalità di deposizione di questa particolare roccia che avviene attraverso imponenti colate piroclastiche, ovvero un flusso incandescente costituito da un insieme turbolento di gas e parti solide (pomici, lava, ceneri, lapilli) anche di dimensioni decimetriche. La famosa eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano è un esempio di colata piroclastica.
Il deposito ignimbritico di Viterbo Sotterranea ha avuto origine dal collasso del paleo-vulcano di Vico, un edificio imponente che si ergeva dove ora è il Lago omonimo, raggiungendo altezze di gran lunga maggiori dell’attuale Monte Fogliano, e che si estendeva sino a Castel d’Asso, alla periferia Sud di Viterbo. Questo evento esplosivo ebbe luogo tra 200 e 150 mila anni fa. Per questo il circuito ipogeo di Viterbo Sotterranea ci descrive un periodo geologico lungo migliaia di anni.
Tra i cunicoli presenti nella Viterbo Sotterranea, in particolare uno, grande e dalla forma perfettamente ovoidale, è secondo alcuni un’antica via rituale utilizzata per raggiungere aree sacre degli antichi luoghi templari.
Il Museo Storico-Didattico dei Cavalieri Templari e il nuovo complesso monumentale di Viterbo Sotterranea si possono visitare tutti i giorni con una visita guidata dedicata che conduce alla scoperta di questi magici luoghi, etruschi e templari, un viaggio nella storia lungo migliaia di anni.
Per ulteriori informazioni e notizie: Tesori d’Etruria, Piazza della Morte, 1 Viterbo 338.8618856 0761.220851 welcome@tesoridietruria.it