È stato sottoscritto nella sede della Prefettura di Perugia, un Accordo di collaborazione operativa fra Prefettura, Regione Umbria, Usl Umbria 1 e Umbria 2 e Associazione Penelope onlus (sezione di Perugia) finalizzato a favorire la ricerca di persone scomparse affette da deterioramento cognitivo.
Il documento di pianificazione si è reso necessario per far fronte ai crescenti episodi di scomparsa di persone, generalmente anziane, affette da deterioramento cognitivo, che si sono verificate negli ultimi mesi e che hanno richiesto l’intervento di tutte le componenti provinciali del sistema del soccorso.
L’accordo di collaborazione è stato sottoscritto dal Prefetto, dal Presidente della Regione, dai Direttori Generali delle Usl Umbria 1 e Umbria 2 e dal Presidente dell’Associazione Penelope Onlus.
Il piano si inserisce nella più generale pianificazione territoriale per la ricerca delle persone scomparse. Ha lo scopo di definire il coordinamento delle attività di ricerca di persone, generalmente anziane, munite di un dispositivo di geolocalizzazione (che consenta di circoscrivere la posizione mediante Gps e fornire tutte le informazioni necessarie attraverso una scheda Sim), allontanatesi dalla propria abitazione o dimora e per le quali si ritiene che dalla scomparsa possa derivare pericolo per la vita o per l’incolumità personale delle stesse, regolamentando i ruoli operativi e le attività connesse alle operazioni di ricerca e di soccorso. Le Usl Umbria 1 e 2 individueranno le persone affette da deterioramento cognitivo alle quali assegnare il dispositivo di geolocalizzazione, che saranno consegnati dall’Associazione Penelope Onlus.
La procedura prevede che, in caso di scomparsa sul territorio provinciale di una persona affetta da deterioramento cognitivo, l’operatore del Centro di Monitoraggio venga attivato dal familiare e/o dal “caregiver” che ha l’incarico di controllare il malato, nel caso in cui non fossero, per vari motivi, in grado di rintracciarlo, fornendo eventuali, ulteriori informazioni utili per le ricerche. Qualora le prime ricerche non abbiano esito, si genererà, da parte del Centro di monitoraggio, l’attivazione della Centrale/Sala Operativa della Forza di Polizia competente e la Centrale Operativa 118 per le attività di competenza. Il piano, sperimentale, ha durata di due anni, con tacito rinnovo per un altro biennio.
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