di Valentino Saccà
ORVIETO – Siamo alle porte della 6A edizione del Festival del Dialogo e la neonata Aula per il Dialogo all’interno del Centro Studi Città di Orvieto ha ospitato il suo primo incontro sul tema. Nella mattina di venerdì 27 settembre la ricercatrice e storica Antonella Bazzoli ha tenuto un intervento sull’incontro avvenuto nell’estate del 1219 tra San Francesco e il Sultano d’Egitto AL Kamil come esempio paradigmatico sul concetto di dialogo.
L’incontro è nato grazie alla collaborazione stretta fra CSCO e l’Associazione ApertaMenteOrvieto con l’appoggio dell’Amministrazione Comunale, e si auspica sia il primo di una lunga serie di incontri formativi in cui il dialogo diventa uno strumento cardine per la crescita dei giovani e della città. Hanno preso parte alla mattinata gli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale e Scientifico Tecnico di Orvieto, il vice sindaco Angelo Ranchino, il presidente uscente del CSCO Matteo Tonelli e il presidente dell’Associazione ApertaMente Orvieto Erasmo Bracaletti.
Matteo Tonelli ha sottolineato l’incontro come un’occasione importante e particolare per il Centro Studi.
Importante per i risultati raggiunti dalla fondazione insieme ad ApertaMenteOrvieto e particolare date le recenti dimissioni del Consiglio di Amministrazione del centro. “E’ stata un’esperienza intensa e fruttuosa – ha detto Tonelli – quella che abbiamo intrapreso in questi cinque anni all’interno del Consiglio di Amministrazione, in cui il dialogo è sempre stato uno dei motivi portanti nel lavoro svolto all’interno di questa struttura”.
Erasmo Bracaletti ha ricordato la proficua collaborazione con il CSCO alla quale hanno sempre seguito ottimi risultati e al rapporto di confronto e scambio civile che l’associazione ha sempre mantenuto con le diverse amministrazioni comunali, proprio facendo leva sull’importanza del dialogo. Inoltre Bracaletti ha ricordato le imminenti date del 2,3,4,5 ottobre per la seconda edizione dell’Orvieto Cinema Fest, con il quale Apertamente collabora e a seguire, il 18 ottobre, l’apertura della 6A edizione del Festival del Dialogo con la presenza di 376 bambini delle scuole primarie che presenteranno i loro lavori sul tema di questa edizione legato ai Cambiamenti climatici.
“La città di Orvieto – ha sottolineato Erasmo Bracaletti – possiede tutta la bellezza e le potenzialità per diventare il crocevia del dialogo, ne è una testimonianza l’iniziativa di questa mattina. Inoltre sottolineo l’importanza del ruolo che avete voi giovani e l’esempio ce lo fornisce proprio l’Orvieto Cinema Fest creato e gestito da ragazzi, questo testimonia che l’impegno dei giovani può portare a risultati importati sia sul piano personale che per la città stessa”.
Il vice sindaco Angelo Ranchino ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e del sindaco Roberta Tardani, la quale non ha potuto essere presente per un impegno istituzionale. “ApertaMenteOrvieto – ha dichiarato Ranchino – come molte altre associazioni locali è una realtà importante per il territorio, perchè l’associazionismo è un modo per confrontarsi, dialogare e poter crescere e far crescere la propria città. E soprattutto ai giovani che mi rivolgo, agli studenti qui presenti che invito alla forma dell’associazionismo. Questa aula un tempo aula delle udienze del Tribunale continua ad essere luogo di dialogo e dopo aver sanato la frattura dovuta alla chiusra del tribunale, quest’aula diventa una nuova apertura al dialogo e una grande opportunità di crescita sociale”.
Nell’ultima parte della mattinata si è svolto l’incontro con la ricercatrice e storica Antonietta Bazzoli, la quale ha raccontato dell’incontro avvenuto tra S. Francesco e il Sultano d’Egitto Al Kamil, riportato dal primo biografo del Santo di Assisi Tommaso da Celano. Si narra che S. Francesco si era recato a Damietta (Egitto, Delta del Nilo) nell’estate del 1219 insieme a frate Elia seguendo un plotone di crociati per cercare di avere un dialogo con il fronte nemico e poter paralare al sultano e far smettere la guerra. Francesco dopo diversi dinieghi ricevuti dal legato Pelagio riuscì a farsi ricevere dal sultano e a convincerlo a chiedere la pace, e nonostante le guerre proseguirono il viaggio del Santo non fu un fallimento perchè era riuscito a creare rapporti di dialogo con tutte le autorità del luogo.
L’Aula per il Dialogo ha, grazie all’incontro svolto, gettato un primo seme nel tessuto sociale e umano di Orvieto, un primo grande passo di crescita e sviluppo comunitario basandosi proprio sullo strumento dello scambio ideologico e dialogico, sogno che da sempre sta a cuore all’Associazione ApertaMenteOrvieto per poter gradualmente vedere la città trasformata in un vero e proprio laboratorio di dialogo.