ORVIETO – Andrea Sacripanti sarà candidato della Lega in consiglio regionale nella prossima tornata elettorale del 27 ottobre: il consigliere comunale orvietano infatti, è stato inserito nella lista che appoggerà la candidata presidente Donatella Tesei nel tentativo di conquistare lo scranno più prestigioso di palazzo Cesaroni a Perugia. Sacripanti, che rappresenterà il territorio di Orvieto nella lista leghista, viene da un risultato personale di prestigio alle elezioni amministrative dello scorso maggio, tanto da essere soprannominato “mister preferenze”.
Che fosse tra quelli papabili per rappresentare l’orvietano della compagine di Salvini, lo si era capito da tempo, fin da quando il suo nome, nonostante il prestigioso risultato conseguito, venne tenuto fuori da ogni incarico della giunta guidata da Roberta Tardani. La successiva elezione a presidente del consiglio comunale di Umberto Garbini poi, fece comprendere ai più che Sacripanti mirava a ben altro.
L’investitura ufficiale come candidato della Lega è stata fatta nella serata di mercoledì 18 settembre a Gubbio, con la presentazione della lista alla presenza di Matteo Salvini e di tutta la dirigenza umbra del partito, Tesei in testa. Ed è proprio mentre si avviava verso la città dei Ceri, simbolo da sempre di questa regione, che il nostro giornale ha intercettato un Sacripanti ancora molto cauto, quasi scaramantico.
“Dovrebbe essere certo il fatto che io, in rappresentanza di tutto l’orvietano, sia inserito in lista ma finchè non c’è l’ufficialità…”, risponde lasciando in sospeso la frase. Sono circa le 14,30 quando la telefonata ha luogo e Sacripanti ci tiene a non sbilanciarsi troppo per non mancare di rispetto al partito e ai suoi colleghi, però è chiaro che non sta andando a Gubbio in giro per monumenti, nè a partecipare alla presentazione della candidatura di qualcun altro.
Si raccomanda di non uscire subito con l’intervista, promessa mantenuta. Sono secoli che l’orvietano non porta un suo rappresentante a sedere a palazzo Cesaroni ed ora, grazie al traino leghista, c’è la concreta possibilità che questo tabu venga sfatato.
“E’ chiaro che le premesse per far bene ci sono tutte, soprattutto perchè Orvieto merita di rientrare finalmente in consiglio regionale: molti errori sono stati fatti in passato da chi, facendo parte del “sistema” non è riuscito a far valere le ragioni del nostro territorio”, dice. La sua è una candidatura forte, anche autorevole, visto il consenso personale ottenuto alle amministrative, per questo, come ammette senza reticenze, “la responsabilità che avverto è tanta”.
I sondaggi recenti danno quasi per spacciato il centrosinistra, tanto per cambiare lacerato al suo interno, e solo un esperimento che riproponga in Umbria la formula del governo Conte – bis – con PD e M5S alleati in maggioranza – potrebbe in via del tutto ipotetica riaprire i giochi.
Sacripanti su questo è fiducioso: “Sono convinto che il 27 ottobre l’Umbria volterà pagina, dopo decenni di malgoverno. Un sistema sta per finire, anche l’Umbria potrà essere liberata da questa sinistra che ha creato un “sistema” che ha giovato solo a chi ne faceva parte, non ha saputo guardare ai bisogni reali dei cittadini. Sono convinto che apriremo anche a Perugia una stagione nuova”.
Su Orvieto invece, ammette che “dopo un inizio nel quale ci siamo trovati di fronte ad una situazione finanziaria, che non era quella che veniva spacciata dalla maggioranza uscente in campagna elettorale, ora l’amministrazione di Roberta Tardani sta andando spedita verso la realizzazione dei progetti e degli obiettivi che ci eravamo dati”. Di una cosa è sicuro: qualora verrà eletto in Regione, continuerà a dare il suo contributo a Orvieto anche in consiglio comunale, visto che le due cariche non sono incompatibili. (Gabriele Marcheggiani)
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