“La crisi di sistema o di visione ha reso mute categorie economiche e politici. Insomma, il silenzio regna sovrano. Tutto questo accade (almeno accadeva) nella nazione, in Umbria, in città e la piazza, ovvero il popolo, resta stanca e scontata. Stanno combattendo la crisi con l’ipnosi anche se la prudenza non è mai troppa nell’agire. E’ il rapporto tra popolo e politica che va ricostruito e l’obiettivo è risanare l’inimicizia dentro i partiti e tra i partiti fondando il fatto su un nuovo patto sociale.
Allora si inizi una collaborazione aperta, senza schemi, con chi governa (pretendendo però pari dignità) e ne ha la responsabilità chi è alla opposizione ma anche tutti rappresentanti dei cittadini, coinvolgendo persone e programmi, i più validi per il bene comune, sulla scia dell’abbattimento delle disuguaglianze e delle esclusioni sociali. Viviamo in una società del rancore, bisogna liberarsi dei sentimenoti tristi e rimettere in moto i desideri.
Lo slancio e la speranza sono nelle persone e chi ha il comando di una comunità deve dare l’esempio. Opposizione politica e liste civiche hanno il dovere di provarci nelle istituzioni e tra la gente, assumendo ruoli e posizioni responsabili ma aperti a valutazioni sinergiche di slancio. La provocazione deve fare breccia sopratutto nella maggioranza, specie ora che il quadro politico sta cambiando e alla soglia di un voto regionale pieno di incognite.
Il nostro territorio ha bisogno di un rilancio complessivo al di là delle ragioni di parte (politiche) anche perchè nei tempi di paura e solitudine si rinforza la fantasia. In politica, le scelte sono laiche e quindi non fideistiche o religiose e si possono fare senza pregiudizi di parte. Una sostanziosa rappresentanza di uomini e donne del Pd e di alcune liste civiche, già in essere nell’agone politico, sono pronte alla sfida e al dialogo, per collaborare direttamente o indirettamente alla sfida verso il futuro o ritorno al futuro”.
Reggenza Pd
Renato Piscini, Massimo Ciotti, Massimo Marinelli