Il segnale che viene dal nazionale ha un pregio: in politica niente e’ certo e tutto puo’ cambiare da un momento all’altro; ma questo non e’ risolutivo ai fini di una giusta posizione da intraprendere. Solo un colpo d’ala e’ il segnale che ci dobbiamo dare nel Partito e tra gli eventuali compagni del nuovo percorso.
Certo l’attuale conduzione del Partito in Umbria e la situazione creatasi ad Orvieto (su pressione perugina) non aiuta, comunque segnali ci sono stati. Come la risolutezza e le linee programmatiche di alcune liste civiche in occasione delle recenti amministrative ma non basta.
Bisogna evolvere gli animi e le azioni di ognuno di noi dentro le correnti in essere nel Partito, talune gia’ critiche e perspicaci nel vedere il futuro, altre ferme e conservatrici nelle scelte politiche e nelle persone.
Non perdiamoci d’animo si è potuto verificare che parlando con i singoli, le menti e gli animi si aprono e rendono giustizia alla realtà storica in atto.
La realtà storica è che non esistono più, come tali, destra e sinistra, come nello status precedente, bensì albergano, in ambedue gli aschieramenti, valori si di riferimento ma anche una prassi tendente al pragmatismo legato a sensibilità di tipo economico, sociale, del lavoro e dei ruoli e atteggiamenti che la societa’ attuale ci impone come la immigrazione, le disuguaglianze, l’ambiente.
Evolversi significa trasformarsi gradualmente con modalità differenti dal passato nella piena coscenza civile e sociale. Quindi ripristinare le proprie convinzioni umanistiche e sociali attraverso forme e azioni tendenti al bene comune. Basta odio e paura per una nuova sfida verso visioni nuove e discontinuita’ nei metodi utilizzando la passione politica per poi visualizzarla e gestirla al meglio .
Chiamiamola pure una mutazione della sinistra unitamente alla collaborazione di animi civili (di centro -sinistra e liberali) che hanno una anima e una identita’ riconoscibile al fine di elaborare programmi concreti , onesti e di buon governo; poi tocca alla politica, come in qualunque era, gestire , attraverso scelte che abbiano una origine culturale, per una nuova visione.
Qualunque sforzo, senza politica, è una debolezza, quindi largo a collaborazioni, a intermiedazioni, a confronti nel segno del nuovo senza riluttanza. Prevedendo anche collaborazioni un tempo inamissibili , tra schieramenti precostituiti, che ad oggi si avallano e si giustificano in scelte pragmatiche di natura sociale legate a momenti evolutivi e politici del momento storico ma non certo valoriali. L’appello e’ rivolto ai piu’, agli amici e compagni del partito tutto, alle liste civiche in campo e in fieri in Citta’ e in Umbria.
Reggenti Segreteria Pd Orvieto
Renato Piscini, Massimo Ciotti, Massimo Marinelli