“Alcune considerazioni sulla vicenda della TARI, arrivata come un fulmine a ciel sereno gli ultimi giorni di luglio, la prima rata in scadenza il 31 con la lettera di accompagnamento datata 26 giugno. Sembra evidente che tale comunicazione non sia stata spedita all’indomani della stampa e appare altrettanto inverosimile che le poste si siano tenute le lettere nel cassetto, ma più verosimilmente verrebbe da pensare che si sia aspettato per l’invio dei moduli proprio l’ultimo giorno precedente alla prima scadenza per il pagamento e colpire così il cittadino distratto dall’imminente periodo di ferie estive.
Nella maggioranza della popolazione di Ficulle prevale un sentimento di rabbia e disappunto per la situazione creata dal Comune. E’ bene precisare che il Comune di Ficulle è l’unico responsabile dell’aumento della tariffa TARI in quanto è sua l’esclusiva competenza a determinare l’ammontare della tariffa sui rifiuti. Infatti il Comune quest’anno ha aumentato le tariffe per le abitazioni private di circa il 16% e del 10% quelle per le attività produttive. Un’enormità rispetto a quanto determinato dall’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico, come meglio evidenziato qui di seguito.
L’aumento non può essere giustificato da fattori esterni tipo l’aumento del piano finanziario da parte dell’AURI Autorità Umbra Rifiuti e Idrico in quanto l’adeguamento che è stato determinato sullo stesso è di circa l’1,2% mentre il Comune di Ficulle ha applicato un aumento del 10% e del 16% circa. Tra l’altro, il nostro Sindaco non era presente all’assemblea dell’AURI nel corso della quale si approvava il piano finanziario e tale comportamento è assolutamente ingiustificabile.
Sarebbe stato ancora più grave se, come qualcuno dice, inopportunamente, l’aumento del piano finanziario fosse stato così consistente da provocare l’aumento della TARI e l’assemblea dell’Auri sarebbe stata il luogo e l’occasione giusta per chiedere la riduzione dei costi e manifestare la propria contrarietà. Il Comune di Ficulle non avrebbe potuto comunque dissentire, semplicemente perché era assente. Il Comune di Ficulle presenta nell’ultimo consuntivo un avanzo di amministrazione disponibile di € 346.090,36 e quindi è evidente che non possa avere necessità di ulteriori entrate.
Se poi ci fossero in concreto serie difficoltà economiche, come può essere possibile aumentare i costi della politica di €.6.359,46 su €.22.000,00 (Spesa corrente Organi Istituzionali), come è stato fatto con la variazione e l’assestamento di bilancio effettuata nell’ultimo Consiglio Comunale con un aumento di circa il 30%? Si aumentano le tasse ai cittadini per aumentare le spese della politica?
Ultima osservazione e considerazione, ma non di minor importanza, l’aumento è stato disposto nel Consiglio Comunale del 29/03/2019, a due mesi dalle elezioni e tenuto segreto ai cittadini, nonostante le più ampie assicurazioni fornite in campagna elettorale, di mantenere le tasse al livello del 2014.
Il mese di agosto, poi con l’intensificarsi delle presenze nelle frazioni e nella cosiddetta zona vasta, il servizio è diventato del tutto insufficiente con cassonetti traboccanti e maleodoranti, cassonetti, tra l’altro, che non sono mai stati negli anni sottoposti a lavaggio e il cattivo odore permea tutte le zone prospicienti i suddetti. È inimmaginabile che nei periodi di ferie, Natale, Pasqua e agosto, il Comune non abbia provveduto a richiedere alla Cosp un piano di potenziamento del ritiro dei rifiuti per far fronte all’indecorosa situazione che si è venuta a creare. Nelle foto la situazione di alcuni punti di raccolta nel periodo di agosto”.
Nota del Gruppo Consiliare “Tradizione e Futuro – Insieme per Ficulle”