Lago nero di Alessandro Focarelli (ed. LibroSì) da oggi è disponibile a stampa e in ebook in libreria e negli store on line (qui in offerta la versione digitale: https://www.librosi.it/prodotto/lago-nero/).
Un romanzo in poesia, come è stato definito, affascinante e originale, incuriosisce già per il titolo e la copertina. L’autore ci svela in un’intervista come nasce questo progetto editoriale, raccontandoci della passione per la scrittura, ma anche per la sua professione.
Alessandro, la prima domanda è d’obbligo. Parlaci del libro appena uscito, quando e come nasce?
È un libro che nasce da lontano. Avevo notato quanto non si leggesse più poesia in “prosa” e da qui è nata un’idea: scrivere non solo poesie che, per quanto belle, rimanessero fini a se stesse, ma creare attraverso esse un “viaggio”, un racconto dove le composizioni fossero legate una all’altra a formare una storia. Ho immaginato che questo potesse invogliare il lettore ad andare avanti, ad immedesimarsi nel fluire della trama. Non a caso lo definisco un romanzo di poesie e pensieri. Una curiosità sul titolo, che è legato alle mie origini e al lago di Bolsena, come il lettore scopre nella prefazione.
Alessandro, “infermiere di professione e scrittore per vocazione”, dicono gli amici, affronta spesso per lavoro situazioni difficili, legate a momenti di sofferenza. Lo ripaga il contatto con le persone e l’amore per una professione che gli hanno permesso di esplorare l’animo umano, essenza della sua poesia.
Chi è Alessandro, o ‘Alexandros’ come lo chiami nella poesia della sezione “Chi sono”?
Se non erro Alessandro deriva dal greco e significa: Protettore degli uomini. Ma “questo” Alessandro è invece “un pomodoro qualunque”, che dal 1994 lavora come infermiere in una relazione d’aiuto con l’utente e la famiglia. Una professione che ti plasma, ti cambia e ti fa vedere la vita in maniera diversa. Non potrebbe essere altrimenti perché lavori tutti i giorni a contatto con la sofferenza, la malattia e la morte. Quello che ti ripaga, in parte, è la gioia che riesci a dare alle persone e dal rapporto con i colleghi. “Fai un lavoro che ti piace e non lavorerai mai per tutta la vita” questo è il mio motto, ripreso da un detto arabo. Ci insegnano che non dobbiamo portare il lavoro a casa, ma per me è pressoché impossibile e molto spesso ciò che faccio si ripercuote sulla mia vita privata. Faccio anche docenze presso corsi OSS ad Orvieto e Terni, non lo considero un lavoro, bensì un privilegio ed uno svago. Sul lato più personale posso dire che Alessandro non ama le “convenzioni” la falsità, come ho specificato anche nel libro.
Oltre che scrittore ispirato dal suo “luogo del cuore”, Bolsena, il lago nero appunto, sulle cui rive da bambino giocava e da cui inizia questo viaggio chiamato vita, vogliamo conoscere Alessandro anche da lettore.
Ci sono autori a cui ti ispiri?
Più che altro penso ad autori che amo. Al primo posto metterei Lovecraft, poi Poe e Jules Verne. Fondamentalmente mi piacciono l’avventura, il fantasy e l’horror. Tra le mie letture anche Nietzsche che considero il filosofo per eccellenza.
E ovviamente ora che l’abbiamo conosciuto meglio gli chiediamo di svelare qualcosa in più sul futuro.
Nuovi lavori in vista?
Ho appena ultimato un breve racconto in prosa “Mondi” che dovrebbe uscire a breve. Ma soprattutto insieme ad un altro scrittore, Cristian Mariani, sto lavorando ad un grande romanzo scritto a quattro mani. Non posso svelare di più al momento!
Infine una sorpresa! Libro in pausa caffè
Alessandro Focarelli in occasione dell’uscita del Lago nero, riserva ai sui lettori una piacevole sorpresa. A Terni il 20 luglio, durante una conferenza lavorativa, presenta in anteprima il libro, ma in pausa caffè! “Ho immaginato un modo un po’ diverso di far conoscere Lago nero, spero che i lettori lo apprezzeranno”, dice.
Ne siamo sicuri e non vediamo l’ora di sfogliarlo… in carta e ebook!