Le ultime notizie sulla “questione geotermia” non sono rassicuranti per i cittadini di Castel Giorgio. Come si apprende dal comunicato di Italia Nostra di qualche giorno fa, Il Governo Lega-M5S stava infatti per autorizzare l’impianto già durante l’ultimo Consiglio dei ministri, salvo poi far sparire il punto incriminato dall’ordine del giorno poco prima della sua discussione. Facciamo un passo indietro per riassumere la vicenda.
A novembre 2018, dopo anni di tentennamenti, la Regione Umbria finalmente si esprime in modo contrario, perché “i territori non vogliono”. Ma la legge impone una motivazione tecnica e politica dettagliata, che la Regione non produce. Quindi il suo diniego non ha, al momento, nessuna validità legale. Nel frattempo il Governo, con i ministeri competenti (MISE, min. Luigi Di Maio e MATTM, min. Enrico Costa) ha la brillante idea di chiedere un nuovo parere sulla geotermia per poi potersi esprimere in Consiglio dei Ministri.
Ed a chi chiede questo parere? Alla vecchia Commissione VIA, che anni fa già autorizzò l’impianto. Una Commissione per altro scaduta da tempo e mai rinnovata (che significa sostituirne i membri), nemmeno dal governo giallo-verde il quale, per altro, avrebbe avuto il potere (ed anche l’obbligo) di farlo. La Commissione VIA ovviamente conferma il suo parere positivo sull’opera. A quel punto, con lo scontato “sì” all’impianto in mano, il Governo stava per approvare il tutto.
All’ultimo momento però il punto sparisce dall’ordine del giorno, rimandato a data da destinarsi. Che succede ora? Ora si gioca a carte scoperte. La regione Umbria, a guida PD, deve smetterla di fare il pesce in barile e rinnovare il suo faticoso “NO” alla geotermia, stavolta però allegando la necessaria e completa documentazione.
Solo così il PD dimostrerà di essere realmente contrario e di non prendere in giro i cittadini. Lega e M5S, che in campagna elettorale vennero a Castel Giorgio a dire che avrebbero bloccato tutto, invece tengano fede alle promesse fatte e non voltino faccia (come già su TAV, TAP e ILVA) e non tentino ulteriori “colpi gobbi” come quello che stava andando in scena qualche giorno fa. Perché le bugie hanno le gambe corte.
Al Sindaco Garbini infine rinnoviamo la richiesta di indire un Consiglio Comunale straordinario aperto nel quale informare e coinvolgere la cittadinanza in una questione cruciale per il proprio futuro. Noi su temi fondamentali per tutti come questo, ci siamo, come ci siamo sempre stati dal 2011 ad oggi.
Andrea Corritore – Con i cittadini per Castel Giorgio