NARNI – Si è conclusa sabato 27 luglio la 25ma edizione di Narni. Le Vie del Cinema, la rassegna dedicata ai capolavori del cinema restaurato. Un’edizione incentrata, come le due precedenti, sull’analisi della storia tramite il cinema. I film presentati hanno infatti raccontato al pubblico alcuni momenti cruciali della storia italiana e europea, spaziando tra commedia e dramma. Tanti sono stati gli ospiti (il regista Paolo Taviani, gli scrittori Paolo Di Paolo, Andrea Carraro e Valeria Viganò, i conduttori di “Hollywood Party” Roberto Silvestri, Enrico Magrelli, Claudio De Pasqualis, il responsabile restauri del CSC-Cineteca Nazionale Sergio Bruno e lo scrittore e sceneggiatore Salvatore De Mola) che hanno presentato i film a una platea sempre piena. Sei sono stati i film proposti quest’anno (Polvere di stelle di Alberto Sordi, San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani, Il portiere di notte di Liliana Cavani, Miseria e nobiltà di Mario Mattoli, Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, Maciste alpino di Luigi Maggi e Luigi R. Borgnetto) che si uniscono ai 153 film proiettati nelle precedenti edizioni. Anche quest’anno è stato dedicato uno schermo a un pubblico di giovanissimi: per i più piccoli infatti ogni sera è stato proiettato un classico restaurato firmato Disney (Bambi, Bongo e i tre avventurieri, Lo scrigno delle sette perle, Il brutto anatroccolo, Pomi d’ottone e manici di scopa, Fantasia).
Con oltre 6000 presenze Narni. Le Vie del Cinema si riconferma un evento seguito e amato dal pubblico, che ha dimostrato anche quest’anno un grande affetto per la rassegna oltre che un particolare apprezzamento per lo sguardo sulla storia che i film hanno offerto durante le sei serate.
Così commenta Alberto Crespi, direttore artistico della rassegna insieme a Giuliano Montaldo: “Giunti alla 25esima edizione, ho almeno 25.000 buoni motivi per essere orgoglioso di dirigere il festival ‘Le vie del cinema’. Anche quest’anno la risposta di pubblico è stata eccezionale, pure rispetto a proposte audaci quali ‘Il portiere di notte’ in versione originale e un film muto come ‘Maciste alpino’ accompagnato dall’orchestra Filarmonica di Narni. Credo che Narni possa dire di aver costruito, nel corso di cinque lustri, un rapporto solidale con gli spettatori che ha pochi eguali in Italia. L’intento della manifestazione è sempre quello di tener viva la memoria del cinema e del Paese, e in questo senso il filo rosso del rapporto tra i film e i fatti storici che raccontano si conferma virtuoso e vincente. Nel 2020 il nostro primo direttore artistico, Giuliano Montaldo, compirà 90 anni e stiamo pensando a festeggiarlo in modo adeguato. Dico questo, anche per ringraziare il Comune di Narni per il suo impegno e per la sua fiducia nel cinema: si va avanti, usando il passato per guardare al futuro”.
Questo il commento di Lorenzo Lucarelli, assessore alla cultura di Narni: “Non possiamo che dirci assolutamente felici e soddisfatti dei risultati di questa Rassegna. Non solo sta diventando sempre di più negli anni un punto fisso dell’estate di un gran numero di persone, ma quello che ci spinge a continuare è l’affetto che il pubblico ci dimostra ogni anno. Durante questa 25ma edizione siamo arrivati a quota 6000 presenze totali nel parco Donatelli, un pubblico che ci ha dimostrato un gradimento unanime. Con i 159 film presentati nel corso degli anni, NARNI. LE VIE DEL CINEMA vuole continuare a essere una rassegna dove la visione collettiva dei capolavori si fa mezzo e fine per mantenere viva la tradizione del grande cinema italiano.”