Torna la blogger Giorgia Negrini, Leggere e Rileggere blog, per #StoriaSceltaDa con un nuovo consiglio di lettura. Andiamo a vedere cosa ne pensa di questo libro che ci fa entrare in un luogo particolare, Chernobyl. (credits fotografici: @leggere_e_rileggere).
L’ultimo amore di Baba Dunja di Alina Bronsky edito da Keller e tradotto da Scilla Fonti è uno di quei romanzi che non vorresti finissero mai, sia perché è scritto in maniera splendida, sia per la dolcezza e la profondità della trama.
A Černovo, piccolo villaggio vicino a Chernobyl, dopo l’esplosione della centrale nucleare tutto è cambiato, non ci sono più i bambini che vengono a trascorrere le vacanze estive dai nonni, non c’è la corrente elettrica, mancano i telefoni e l’acqua potabile e sono rimaste poche anime che cercano di ricominciare a vivere.
Tra queste spicca la figura della protagonista: Baba Dunja, una donna eccentrica e speciale che è legata alla sua terra e alla sua casa nonostante il paese in cui vive sia ormai disabitato e senza speranza. Con il suo coraggio, la sua forza e la sua determinazione ci regala emozioni molto intense: la fragilità di una madre che ha lasciato che i figli e la nipote Laura scappassero lontano dalle radiazioni e che aspetta ogni mese le loro lettere come un dono prezioso, la dignità di un’eroina che si sente tranquilla e felice solo in un luogo per molti dimenticato da Dio, ma per lei un piccolo paradiso dove poter ancora realizzare dei sogni.
“Tra poco arriverà la primavera a Ĉernovo. L’erba fresca comincerà a spuntare e gli alberi diventeranno di un verde tenue. Io andrò nel bosco e spillerò la linfa di betulla. Non perché voglia campare fino a cent’anni ma perché è un’eresia rifiutare i doni della natura….
Studierò l’inglese e leggerò la lettera di Laura. Resterò in vita finché non riuscirò a leggere la sua lettera…”
Ascolta il consiglio di lettura anche su Cinquelibri di Radio Latte e Miele: https://www.lattemiele.com/cinquelibri-143/
Trama del libro: Baba Dunja è tornata a casa. Le radiazioni nucleari non le hanno impedito di rimettere piede per prima nel paese natio (a due passi da Chernobyl). Qui, insieme a poche anime che si sono via via aggiunte, si tenta di ricominciare a vivere. Perché la vita è ancora bella, nonostante l’età e nonostante intorno ci siano frutti di bosco dalle forme strane, uccelli particolarmente chiassosi, ragni che tessono instancabili le loro tele e persino lo spirito di qualche morto che si affaccia in strada per una chiacchierata. Le giornate scorrono per il malato Petrov che legge poesie d’amore sulla sua amaca, per la corpulenta Marja che non sa dire addio al proprio gallo Konstantin, per Baba Dunja che scrive lettere alla figlia Irina, chirurgo in Germania, fino a quando uno straniero arriva in paese con la sua bambina e il tran tran della piccola comunità viene sconvolto.
Leggere e Rileggere è il blog in cui Giorgia Negrini legge, recensisce e parla di libri e librerie. Con i suoi profili Istagram e dalla pagina Facebook facendoci innamorare della lettura con splendide immagini e stories. Booklover, bookeater dice di lei “Leggere è da sempre la mia grande passione, laureata in Lingue e Letterature Straniere, mi piace condividere con altri questo mio amore per la lettura”. Seguila su
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