LibroSì Lab in collaborazione con la blogger Federica di @redingloveblog dedica uno speciale a Felicia Kinglsey tra le autrici emergenti più amate del momento che, con i suoi romanzi romantici è in vetta alle classifiche di vendita di tutta Italia. Molto attiva sui social, affronta tanti temi di carattere non solo letterario, ma anche sociale e culturale, ha lanciato la battaglia #pinkpride, sull’orgoglio di leggere rosa.
Readingloveblog, ha concesso a LibroSì Lab la sua eccezionale intervista alla scrittrice, pubblicata sulla rubrica “Oggi intervisto io”. Le domande sono state raccolte anche tra i lettori, per poter soddisfare tante curiosità sulla vita di una scrittrice molto amata. Per chi fosse curioso di scoprire di più, @readingloveblog firma che la recensione dell’ultimo libro di Felicia, Due cuori in affitto (ed. NewtonCompton). Leggila qui.
Intervista a cura di @readingloveblog
Raccontaci come sei diventata scrittrice e come riesci a far coesistere il tuo mestiere di architetto con quello da scrittrice (e tutte le altre attività in cui sei impegnata, tipo Pink Magazine, i social…)
Felicia: Ho iniziato a sentire l’esigenza di scrivere a 12 anni, lo facevo per me stessa, per divertimento, sui quadernini di scuola. Poi quando è arrivato il computer, ho cambiato mezzo, ma sempre scrittura per divertimento era. Ho conosciuto il mondo delle fanfiction e da lì ho imparato a conoscere un contesto in cui potevo anche condividere le mie storie. Infine, è arrivata l’autopubblicazione. Per tutti i miei impegni, essendo una libera professionista, riesco a gestire le scadenze lasciandomi anche lo spazio per scrivere, gestire i social, etc.
Quindi, come si svolge la tua giornata standard?
Felicia: Non ho delle giornate standard, ognuna cambia a seconda degli appuntamenti e delle scadenze in agenda. Una cosa che non cambia è il fatto che non sono una dormigliona. Mi sveglio alle 6.30.
Com’è cambiata la tua vita rispetto a prima che “Matrimonio di convenienza” venisse pubblicato dando il via a tutto?
Felicia: La verità è che non è cambiato molto. Scrivendo con uno pseudonimo, è come se ci fosse un filtro che fa passare solo in parte gli influssi della pubblicazione. Non sono “famosa”, non mi fermano per strada per chiedermi autografi. Diciamo che è tutto normale, c’è solo un po’ di impegno in più in quello che faccio perché nel momento in cui la scrittura diventa professionale, il mio atteggiamento deve essere professionale di conseguenza (ossia rispettare le scadenze, ascoltare i consigli della mia editor e tutto ciò che riguarda la lavorazione editoriale).
Una tua lettrice impertinente ha provato a chiedere il tuo vero nome! Coraggiosa, bisogna riconoscerlo. Nel caso in cui il suo coraggio non fosse sufficiente, raccontaci come nasce il tuo pseudonimo
Felicia: Alla base, c’è comunque l’esigenza di mantenere riservatezza sulla mia sfera privata. “Felicia” è molto simile al mio vero nome e siccome il mio nome mi piace, “Felicia” genera un legame. “Kingsley” l’ho scelto per sentimentalismo. Anni fa scrivevo fanfiction e ho usato in diverse situazioni “Kingsley” sia come nome sia come cognome per i miei personaggi, diciamo che è affettivo.
Dove trovi l’ispirazione per i tuoi romanzi?
Felicia: Da tutto. Uscendo, parlando con le persone… poi le idee mi arrivano nei momenti più strani, tipo sotto la doccia o mentre guido.
Ora passiamo a parlare del tuo ultimo romanzo “Due cuori in affitto”. Come nasce questa storia?
Felicia: Dopo una “Cenerentola a Manhattan” avevo voglia di liberarmi delle sovrastrutture e, in questo caso particolare, anche giocare con toni molto più vivaci e una comicità più marcata. Due personaggi così diversi e borderline (Blake, soprattutto) mi davano spazio a volontà per creare dialoghi accesi e scene che richiamassero la dinamicità delle serie TV.
Blake è favoloso, penso che abbia fatto sospirare più di una ragazza (me compresa). È frutto della tua immaginazione o hai preso spunto da qualche persona/personaggio famoso? Come avviene il processo creativo, vedi qualcuno e crei il personaggio o crei un personaggio e cerchi una sua rappresentazione reale?
Felicia: I personaggi si manifestano nella mia testa già nella loro interezza, non faccio una lista della spesa di come deve essere un mio nuovo protagonista. Blake si è presentato alla mia porta così: imperfetto, arrogante e incasinato.
Quanto ti rispecchi in Summer, la tua protagonista femminile?
Felicia: In alcune cose, dettagli, perché se costruissi le mie protagoniste a mia immagine e somiglianza, sarebbero tutte uguali, alla fine. Lei, per esempio, odia i bagni pubblici, non riesce a usarli perché sente le voci delle persone fuori in fila e si blocca.
Hai mai avuto voglia di cimentarti in un genere letterario diverso? Per esempio un thriller?
Felicia: Per ora ho tanti progetti in testa, ma sono tutti di matrice romance. Però mi piace rinnovarmi in ogni libro e anche se saremo sempre nel rosa, ho in mente di inserire qualche elemento un po’ mistery.
Durante la scrittura hai mai avuto dei blocchi? Qualcosa che non ti tornava e non ti permetteva di scrivere? Come li hai superati?
Felicia: Blocchi del tipo “Oh mio Dio, non so cosa scrivere”, grazie a Dio ancora no, ma se c’è un momento in cui la scrittura rallenta perché fatico a visualizzare la scena, faccio altro. Ascolto musica, dipingo… e le idee arrivano.
Che rapporto hai con i social e cosa ne pensi dei bookblogger?
Felicia: I social sono il mio veicolo principale nonché fondamentale per tenere sempre un rapporto con chi mi legge, e sono una risorsa perché ho conosciuto tanta gente con cui confrontarmi e anche attraverso questo confronto si cresce. Rispetto molto il lavoro dei blogger e quando ero agli inizi è stato proprio grazie alle loro recensioni che il mio romanzo self ha iniziato a farsi conoscere, quindi ne penso tutto il bene possibile.
Hai mai pensato di scrivere una saga? Una lettrice sperava in una tua trilogia…
Felicia: Penso che ci voglia un progetto forte e per ora non ho nulla di così strutturato da alimentare una saga o una trilogia, ma mai dire mai.
A quale personaggio ti sei affezionata di più?
Felicia: Non si può fare questa domanda a un’autrice… è come chiedere a una mamma quale dei suoi figli preferisce.
Sono felicissima di partecipare al Festival del Romance Italiano che si terrà a Milano il 29 Giugno. So che sei una delle autrici ospiti. Ci sarà qualche sorpresa che puoi anticiparci?
Felicia: Non anticipo nulla, solo che sarà una bellissima festa per tutti.
Io ti seguo molto suoi social e ho visto che sei attivissima, spesso insieme ad altre tue illustri colleghe, nel promuovere temi importanti che troppe volte vengono sottovalutati o considerati tabù come la disparità di trattamento tra uomo e donna, i diritti delle donne, rompere il preconcetto legato al romanzo rosa come un genere minore e altre tematiche importanti che condivido completamente. Sulla base della tua esperienza hai notato cambiamenti nella mentalità delle persone? Quale mezzo ritieni essere il più efficace?
Felicia: Cambiamenti rilevanti non ne noto, qualche timido avvicinamento c’è, ma sono consapevole che quella del #pinkpride non è una campagna che può riscuotere successo massiccio nell’immediato. Conto sui social, nell’unirci in tante in una sola forte voce. Sono certa che pian piano ce la faremo!
Federica, la blogger di Reading Love: Amante dei libri, lettrice compulsiva di romanzi rosa, inguaribile romantica. Dice di lei: “Leggere è l’unica passione che porto avanti fin da quando ero bambina, non c’è mai stato un periodo della mia vita che non abbia vissuto con un libro tra le mani”. Seguila sui profili social sul suo bellissimo blog
(Credits fotografici: @readingloveblog)