Cara concittadina, caro concittadino
tra qualche ora, finalmente, il silenzio elettorale. Usiamolo per ragionare. Se io fossi in te cercherei di allontanare dalla testa e dallo stomaco il fastidio dell’overdose propagandistica, di prendere le distanze dai colpi di scena. Senza cellulare e lontano dal chiacchiericcio social mi siederei e rileggerei il programma. Velocemente, scorrendo i titoli e approfondendo anche solo dove casca l’occhio.
Le questioni che riguardano il quotidiano, mio e dei miei familiari ci sono tutte; c’è la tutela dell’ambiente; c’è lo sviluppo e il lavoro, equo e dignitosi, in ogni comparto economico; c’è la promozione della salute; c’è la promozione della cultura; c’è la valorizzazione del centro e del territorio; ci sono le infrastrutture; c’è la riqualificazione di Orvieto Scalo, Ciconia, Sferracavallo, addirittura un Parco fluviale. Ma soprattutto c’è un metodo che sviluppa in maniera partecipativa quanto già fatto nei cinque anni appena trascorsi e indica tempi e modi.
Poi farei mente locale alla composizione del Consiglio comunale. I consiglieri che mi accompagnerebbero esprimono bene il rinnovamento politico di cui questa città ha bisogno. In Giunta, con me, ci sarebbero persone che conosco, preparate e con esperienza. In caso di vittoria dell’altra candidata, invece, il Consiglio comunale ritroverebbe i soliti campioni di trasformismo e anche le indiscrezioni sulla Giunta sono preoccupanti. Da una parte, la mia, stanno le buone pratiche del governo partecipato dai cittadini; dall’altra la critica retorica ad ogni cosa fatta dall’amministrazione e le promesse vacue di cambiamenti eccellenti.
Per il progresso e l’autonomia di Orvieto, per il benessere dei cittadini e la cittadinanza attiva e contro le derive fanatiche ed autoritarie, vota Germani. Domenica 9 giugno votiamo Giuseppe Germani.
Staff Giuseppe Germani, candidato sindaco