VITERBO – Si sono concluse nell’Aula Magna Scarascia Mugnozza dell’Università degli Studi della Tuscia, lunedì 20 maggio scorso, le attività del Polo di Viterbo del Programma dell’Accademia Nazionale dei Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale, che ha visto impegnati oltre 100 insegnanti di ogni ordine e grado della provincia di Viterbo, e otto docenti delle Università della Tuscia e di Roma.
La cerimonia è stata aperta dalla Pro Rettrice Vicaria dell’Università degli Studi della Tuscia, professoressa Anna Maria Fausto, che ha ricordato l’impegno dell’Ateneo nell’ Innovazione della didattica e nel dotarsi di nuovi strumenti attraverso cui le diverse discipline vengono presentate agli studenti, in modo da attrarre la loro attenzione e interesse, e come questa collaborazione con l’Accademia dei Lincei, iniziata in sordina, si sia ormai consolidata e stia dimostrando tutta la sua validità. Aldo Piermattei, consigliere di amministrazione della Fondazione CARIVIT, ha indicato la soddisfazione della Fondazione di aver avuto la possibilità di contribuire, sin dall’inizio, all’iniziativa Lincea.
Ha concluso gli indirizzi di saluto la professoressa Maria Antonietta Bentivegna – Preside del Liceo scientifico Paolo Ruffini di Viterbo, presidente provinciale dell’ANP sottolineando l’importanza di ideare, proporre agli insegnati e discutere con loro nuove prospettive critiche e/o metodologiche in vista di maturazione dello studente e del nuovo esame che conclude il ciclo delle scuole secondarie, nel quale si chiede la capacità di analisi, di fare collegamenti ed esporre o argomentare in modo efficace. Le attività svolte durante l’anno scolastico 2018-19 sono state illustrate dal coordinatore del Polo di Viterbo, professor Enrico Porceddu, il quale ha ricordato come il progetto linceo abbia lo scopo di proporre agli insegnanti modi nuovi e originali di insegnare le materie culturalmente e intellettualmente centrali, per quali non sempre l’attuale offerta formativa sembra adeguata.
Egli ha poi ricordato l’impostazione del Polo di Viterbo e la serie di incontri guidati da otto docenti dell’Università della Tuscia e di Roma e a cui si sono iscritti oltre 150 insegnati. Sono seguiti gli interventi di alcuni insegnanti di diverse discipline e scuole. La lectio magistralis è stata tenuta dal professor Antonino Cattaneo, linceo e Ordinario di Fisiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e Presidente dell’European Brain Research Institute (EBRI) Rita Levi Montalcini. Il professor Cattaneo ha ricordato come lo studio della memoria costituisca una delle frontiere delle Neuroscienze, sia perché i fenomeni di memoria sono alla base di tutte le funzioni cognitive e sia perché le patologie neurodegenerative legate alla perdita di memoria costituiscono un grave problema medico e sociale.
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