L’impressione che si ricava da questa campagna elettorale, anche per chi non è di Orvieto, è che si stia giocando a un tutti contro Giuseppe Germani: a cosa è dovuto questo, secondo lei?
Germani rappresenta e ha rappresentato il catalizzatore di forze civiche che in questi ultimi cinque anni hanno governato la città. E’ stata la prima volta che a Orvieto ha lavorato una Giunta comunale composta da donne e uomini indipendenti e non iscritti a partiti politici. Era scontato che i partiti, ma anche i gruppi di interessi legati ai partiti, avrebbero reagito e contrastato questa amministrazione che nella sua azione non ha fatto favoritismi o clientele.
Orvieto è uscita con molti anni di anticipo dal pre-dissesto, questo per qualsiasi altra amministrazione in Italia sarebbe un fiore all’occhiello ma a Orvieto sembra quasi un marchio di infamia: ci spiega esattamente quali saranno i vantaggi di questa azione per il futuro della città?
Aver risanato i conti ha consentito di mantenere attivi i servizi comunali ai cittadini e alle nostre imprese locali. Il segreto di questo successo a fronte di un iniziale buco di bilancio pari a 9,5 mln di euro è stata una politica di bilancio orientata ad incrementare le entrate senza più ricorrere ai tagli di spesa che avevano caratterizzato la vecchia gestione. Da quest’anno si sono liberate risorse per milioni di euro che potranno esser reimpiegati sia per l’ulteriore abbattimento delle tasse locali, sia per le manutenzioni e per nuove opere pubbliche in sinergia con la programmazione per l’accesso ai fondi europei.
Giuseppe Germani fatica non poco a spiegare le cose che sono state fatte e quelle già in cantiere, secondo lei c’è stato un errore di comunicazione da parte del sindaco?
Si, la scarsa capacità di comunicazione è stata un difetto di questa amministrazione. Perlomeno per una buona metà del corso della consigliatura.
Secondo quanto dichiarato dagli altri candidati, tranne Tiziano Rosati, sulla discarica e sulle auto in piazza del Popolo potrebbe esserci un ritorno al passato: che ne pensa?
Sulla pedonalizzazione di Piazza del Popolo anche gli oppositori più acerrimi sembrava avessero fatto marcia indietro. Poi però ho ascoltato alcune dichiarazioni fatte da Roberta Tardani nelle quali lascia trapelare, neanche troppo velatamente, che lei sarebbe favorevole a far tornare le auto sulla piazza: ora, delle due l’una, si mettessero d’accordo tra quel che dicono e quel che scrivono nei loro programmi, fermo restando che la vedo dura prendere una decisione drastica che riporti le cose a come erano prima, credo che ai cittadini questo assetto piaccia, quella piazza è più bella così com’è ora.
Al di là delle lacerazioni in casa PD, ci spiega perchè Germani in questa campagna elettorale ha faticato a far comprendere agli orvietani la sua azione? C’è stato un ruolo, diciamo così, fuorviante da parte dei social network nel presentare una narrazione del tutto negativa di questi ultimi cinque anni?
La stampa e i social riflettono la realtà, talvolta in modo distorto, ma non attribuirei ad essi il difetto di comunicazione che questa amministrazione ha accumulato nella sua fase iniziale.
Il centrosinistra in Umbria non gode di ottima salute e quanto accaduto in Consiglio Regionale, con la presidente Marini che vota per respingere le dimissioni da lei stessa presentate, non aiuta certo…
La Marini ha offeso gli umbri e offeso migliaia di militanti del tuo partito. Ma soprattutto ha offeso noi. Noi esponenti civici e indipendenti che ci siamo spesi in amministrazioni di centro sinistra. Ma soprattutto, quel che resta del PD umbro, si ostina e sembra prendersi la responsabilita’ di impedire che si riformi un’area politica alternativa alla destra fascista in grande spolvero e che si nutre di questi errori. In ogni caso fuori dal PD c’e’ vita.
Il 26 maggio si vota anche e forse soprattutto per le elezioni europee: quale rischio corre il nostro Paese con una destra pseudo-sovranista che vuole abbattere a colpi di piccone l’idea stessa di Europa? Anche qui, non pensa che i social network abbiano giocato un ruolo decisivo con la storia delle invasioni di barconi dall’Africa (smentita dai dati del Viminale)?
Qui faccio una dichiarazione di voto : il 26 maggio sulla scheda per le elezioni europee io voto + EUROPA