ORVIETO – La proposta riguarda le misure di contrasto della povertà educativa minorile. Obiettivo: rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso alle opportunità educative nelle aree interne, montane e rurali di Umbria, Toscana e Marche. Sul campo, quattro azioni rivolte a bambine e bambine da 0 a 6 anni, da realizzare nei comuni delle sette zone sociali delle aree interne della regione. Questo, in sintesi, il progetto “Con i bambini dell’Italia di mezzo”, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” e presentato ieri a Orvieto presso il centro “Digipass” negli spazi della Biblioteca Pubblica “L.Fumi”.
Protagoniste delle attività in Umbria quattro cooperative sociali: “Il Quadrifoglio” di Orvieto, ASAD di Perugia, “Il Cerchio” di Spoleto e CIPSS di Narni, realtà da anni impegnate sul fronte dei servizi sociali ed educativi, sempre più spesso presenti con attività e proposte innovative in luoghi lontani dalle opportunità riservate ai grandi centri.
Quattro anche le azioni previste dal progetto. La prima azione, che si avvale della consulenza del Centro Nascita Montessori, riguarda l’attivazione di due Micronidi a Castel Viscardo e Guardea e un “Agrinido” a Spoleto.
La seconda si riferisce alla messa in opera di un servizio sperimentale rivolto ai bambini da 0 a 6 anni a Montone.
La terza realizza una “Rete educativa abilitativa territoriale” in tutti i comuni coinvolti dal progetto: oltre 30 laboratori negli asili nido e nelle scuole infanzia e una serie di interventi domiciliari diffusi. Si tratta di un ciclo di attività, sia individuali sia di gruppo, finalizzati a potenziare e favorire abilità relative allo sviluppo linguistico e psicomotorio.
Sono previsti interventi di logopedia, laboratori di giochi interattivi sullo spettro autistico, gruppi di musicoterapia. Numerose e qualificate le figure professionali coinvolte nell’azione: psicomotricisti, logopedisti, psicologi, pedagogisti, educatori professionali, musicoterapeuti. La definizione dei bisogni e la programmazione delle attività si avvalgono della partecipazione dei servizi di neuropsichiatria infantile delle USL e delle scuole partner del progetto.
Con la quarta e ultima azione si attivano una trentina di laboratori e attività estive in biblioteche, asili nido, scuole infanzia, centri storici e aree naturalistiche dei comuni coinvolti. Si tratta di laboratori espressivi e creativi, di lettura e lettura animata, laboratori per lo sviluppo di competenze linguistiche allestiti anche in contesti urbani e naturalistici lasciati ai margini o scarsamente frequentati. L’idea è quella di riconfigurare, attraverso attività integrative ed extrascolastiche, luoghi e spazi dei piccoli borghi altrimenti abitati dalla dimenticanza e diventati estranei agli stessi abitanti.
La dotazione finanziaria dell’intero progetto ammonta a 2.956.230 euro dei quali circa 1.250.000 destinati alle iniziative umbre. Il cofinanziamento richiesto a ciascuna cooperativa ammonta al 15,3% dell’importo previsto.
Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Cristina Croce (vicesindaco di Orvieto), Vincenzo Fumi (Presidente onorario Fondazione Cassa di risparmio di orvieto), Maria Grazia Serrannò (Impresa Sociale “Con i Bambini”), Andrea Massino (Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”), la neuropsichiatra Francesca Arcangeli (Usl n.2), Serena Ciambella e Carla Lodi (Servizi Culturali ed educativi del Comune di Orvieto), Moira Sannipoli (Università degli studi di Perugia), Andrea Bernardoni (Legacoop sociali Umbria)