LUBRIANO – Chi non ha sognato, anche solo per una volta, di ritrovarsi in un’altra epoca. Vivere un altro periodo storico e immergersi negli usi e nei costumi di un tempo lontano ma vicino al nostro personale ideale di società, usi e costumi?
E così, come per magia, lo scorso 30 aprile il palazzo Monaldeschi di Lubriano ha vissuto il Ballo di Primavera in una serata ottocentesca. Un’idea di AEMDanza condotta e messa a punto dalla coreografa e ballerina Anna Mastrangelo.
Mentre la fioca luce del tardo pomeriggio giocava con le ombre dei Calanchi, sono arrivati i primi partecipanti accendendo la curiosità di tutto il paese. In sontuosi e raffinati abiti hanno elegantemente raggiunto il palazzo.
Tra sogno e realtà, l’arrivo al giardino d’inverno e un aperitivo nella sala dell’arazzo. Si aprono le porte della sala degli specchi. Senza scenografia o artificioso ritocco, lo storico salone rivive semplicemente la propria identità e torna a respirare l’aria leggera del valzer.
“E’ stata una magnifica serata di danze – ha raccontato Anna Mastrangelo – Come immergersi in un’altra epoca. Non solo valzer. Abbiamo affrontato diversi generi con balli di coppia e soprattutto corali. Ci siamo scambiati opinioni, ascoltato letture e abbiamo conosciuto persone nuove. Il tutto giocando ma anche con la giusta serietà, con attenzione ai dettagli, al danzare e al portamento”.
Sono sempre più in voga serate di questo genere e, di volta in volta aumentano gli appassionati. “E’ importante che tutti gli ospiti si sentano a proprio agio – ha proseguito la coreografa – anche chi non ha confidenza con i passi della danza viene coinvolto. E’ importante la partecipazione alla società, proprio come era all’epoca delle danze nei saloni aristocratici e borghesi”. E’ infatti questo il concetto di giocare seriamente. “Non è una serata in maschera – ha spiegato ancora Anna Mastrangelo – Immergersi in un’epoca vuol dire farlo affrontando ogni punto di vista. E’ importante tener conto della cultura del tempo che stiamo raccontando. E’ bello viverla come una serata fiabesca ma è bene studiare il contesto storico e avere consapevolezza di quello che si fa”.
Un evento che ha qualcosa di contagioso e che di volta in volta trova nuove collaborazioni. Da Promotuscia a Opera Extravaganza di Vetralla.
E sul luogo, ha concluso Anna Mastrangelo “E’ ideale il Palazzo con le sue accoglienti bellezze. E la sala degli specchi, con le sue grandi finestre sul giardino, è davvero suggestiva. Ci siamo sentiti a nostro agio anche perché c’è il parquet, ideale per le danze. Con noi era presente anche Alessandra Casale: attrice, modella, presentatrice romana che ha letto dei brani poetici e danzato con noi”.
AEMDanza è presente a Roma e questa presenza nella Tuscia sembra aver lasciato il segno.